Mantova, una banca del plasma per sconfiggere il coronavirus

Il protocollo "ambizioso" dell'ospedale Carlo Porma: tutti i pazienti trattati con sangue dei guariti sono anche loro guariti

Trasfusione di sangue

Trasfusione di sangue

Mantova, 4 maggio 2020 - "Il nostro protocollo è ambizioso. Tra Mantova e Pavia abbiamo trattato quasi 80 pazienti col plasma di guariti da Covid-19 e di tutti questi pazienti, che avevano problemi respiratori gravi, nessuno è deceduto, la mortalità del nostro protocollo finora è zero". Lo afferma Giuseppe De Donno, primario del Reparto Pneumologia dell'ospedale Carlo Poma di Mantova.

A Mantova «abbiamo creato una banca del plasma. Creando banche plasma in giro per l'Italia riusciremmo ad arginare un'eventuale seconda ondata». «Siamo riusciti a Mantova, insieme con Pavia, a realizzare questa sperimentazione che è molto seria. Abbiamo cercato di trovare un'arma magica - spiega De Donno - che ci permettesse di salvare più persone possibili. Non abbiamo mai detto di aver creato qualcosa di nuovo, abbiamo perfezionato un'idea che già esisteva». Descrivendo quindi il protocollo adottato. l'esperto ha spiegato che sono stati arruolati volontariamente donatori di plasma. I donatori, precisa, «devono avere delle caratteristiche fondamentali: devono essere donatori guariti da coronavirus. La guarigione viene accertata con due tamponi sequenziali e la diagnosi deve essere stata fatta con un tampone positivo. Questi donatori guariti ci donano 600 ml di sangue. Tratteniamo quindi il liquido che ha come caratteristica fondamentale la concentrazione di anticorpi, tra cui quelli contro il coronavirus». Adesso però, «ogni volta dobbiamo chiedere l'autorizzazione al Comitato etico e questo - afferma - è un impedimento enorme perchè ci fa perdere tempo prezioso per salvare le persone».

Il plasma, chiarisce, «può essere congelato e durare fino a 6 mesi in stoccaggio, per questo a Mantova abbiamo creato una banca del plasma. Riusciamo anche ad aiutare altri ospedali che ci stanno chiedendo aiuto. Creando banche plasma in giro per l'Italia - conclude De Donno - riusciremmo ad arginare un'eventuale seconda ondata» dell'epidemia di Covid-19.