Yana Malayko, l'appello del padre: "Rivoglio mia figlia, viva o morta"

La ragazza è scomparsa da Castiglione delle Stiviere, l'ex fidanzato è accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere

Dumitru Stratan

Dumitru Stratan

"Ho avuto la telefonata di Dima. In casa ho visto il sangue e non ho più visto Yana. Ho chiamato i carabinieri. Così ho fatto arrestare mio fratello". Cristina piange confortata da un amico: "Non so più cosa fare. E' una tragedia grandissima. Una cosa bruttissima" Cristina Stratan ha 31 anni, origini moldave. Lei e la madre, Ana, 52 anni, dicono a una voce a chi hanno vicino che Yana non era solo la ragazza di Dima: "Yana era una di famiglia, una figlia, una sorella". Vite stravolte in un attimo, quando Cristina riceve la telefonata di Dumitru, il fratello di 33 anni che chiamano Dima: "Ho fatto una cavolata". Dumitru, 33 anni è in carcere a Mantova. Nell'udienza di convalida del fermo, ha scelto il silenzio. Fermo convalidato.

In un'ordinanza di custodia di una trentina di pagine il gip Antonio Serra Cassano ha ribadito le accuse. Omicidio volontario di Yana Malayko, 23 anni, l'ex fidanzata ucraina, con le aggravanti della premeditazione e della relazione affettiva con la vittima. Occultamento di cadavere. Un omicidio per gelosia, perché la ragazza non intendeva riallacciare un rapporto che si era interrotto qualche mese fa.

Ma Yana a oggi è ancora un fantasma inafferrabile. Le ricerche che da sabato impegnano carabinieri, vigili del fuoco, Protezione civile, con l'impiego di georadar, sommozzatori, unità cinofile, droni, elicotteri, non hanno fatto ritrovare il corpo fra i boschi, le campagne, le colline moreniche di Castiglione delle Stiviere, non lo hanno fatto riemergere dalle acque di un laghetto naturale e di un pozzetto artificiale che è stato prosciugato. Così quella che dovrebbe essere una tragedia passionale s'immerge nel mistero.

Gli Stratan arrivano da Raciula, in Moldavia. Mamma Ana lavora sodo come badante. Con 20mila euro che ha blindato in banca nel 2014 apre il bar Event Coffee, in piazza della Resistenza a Castiglione. La figlia Cristina (Cri Cri) subentra tre anni dopo con il 75 per cento. Dumitru rimane fuori, salvo qualche lavoretto saltuario. Chi all'Event Coffee lavora come cameriera senza mai tirarsi indietro è Yana, famiglia ucraina di Cercina, in Italia da sette anni, affidata alla nonna che vive a Romano di Lombardia, nella Bergamasca. Yana approda a Castiglione quattro anni fa. Con Dumitru, bello, atletico, sono amore e convivenza. Fino a quando il rapporto non va in frantumi. Una conclusione che l'uomo non accetta.

Notte fra giovedì e venerdì. Per quello che è stato possibile ricostruire. Tornata single, Yana è ospitata da Cristina, la sorella di Dumitru, nel suo appartamento sopra il bar, al quarto piano di un palazzone di dieci piani che a Castiglione chiamano «il grattacielo«. Cristina non è in casa. Fra i due ex fidanzati c'è stato uno scambio di sms. Forse dovrebbe essere l'occasione per un chiarimento definitivo. Dumitru sale quando sono le due di notte. Alle cinque del mattino una telecamera della zona fissa l'immagine del giovane moldavo che ha sulle spalle un sacco nero e armeggia attorno alla sua auto. Le otto. Nel cortile del «grattacielo« la dipendente di un negozio viene quasi investita dalla Mercedes Coupé di Dumitru Stratan che sfreccia via. Dieci minuti dopo. Alla località Valle, fuori Castiglione, un automobilista viene fermato da un uomo a bordo di una Mercedes impantanata con le ruote posteriori in un campo, infradiciato dalla pioggia. Insieme tentano inutilmente di liberarla. Le 12.30: un residente della zona nota la Mercedes ancora incagliata. Le 15.30: è scattato l'allarme. Ci sono i carabinieri. La Mercedes è sparita. A pochi metri da dove si trovava c'è una «500« bianca: è quella di Yana Malayko.

Qualche elemento certo e più di una supposizione. Dumitru potrebbe avere raggiunto la Valle per disfarsi del corpo di Yana e rientrare poi a Castiglione. Qualche ora dopo, non si sa per quali motivi, sarebbe tornato sul posto e avrebbe avuto l'incidente . Nuovo rientro a Castiglione (forse a piedi) per prelevare l'utilitaria di Yana, riportarsi alla Valle, disincagliare (come?) la sua Mercedes e fare definitivamente ritorno in città. Cadrebbero a questo punto le due telefonate per annunciare la "cavolata": alla sorella e ad un amico. Dumitru si ritira nella sua abitazione dove lo bloccano i carabinieri. Oleksander Malayko è giunto ieri mattina a Mantova dalla Toscana e si è presentato al comando carabinieri. Davanti alle telecamere il padre di Yana ha rivolto un appello disperato all'uomo in cella: "Rivoglio mia figlia, viva o morta. Ho solo questa figlia. Se è morta la voglio piangere". Vorrebbe incontrare Dumitru per "guardarlo negli occhi".