Madonnari e musei In premio cotechino

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Un Ferragosto culturale o un Ferragosto nazionalpopolare? O tutti e due? Mancano poche ore alla festa clou dell’estate e le varie possibilità sono a disposizione dei mantovani e dei tanti turisti che visitano la città dei Gonzaga. L’appuntamento più atteso è il concorso nazionale dei Madonnari, che riunirà 130 maestri del gessetto provenienti dall’Italia e dal mondo, nel piazzale prospiciente il santuario dell’Assunta a Grazie di Curtatone. Molti mantovani e un po’ di visitatori adempiono alla devozione del cammino verso le Grazie (13 chilometri dal capoluogo, in genere percorsi all’alba). Il premio alla camminata è triplice: sul piazzale fino al tramonto, con una notte di mezzo passata a dipingere, i madonnari realizzano le loro opere effimere, che premiate da una giuria artisti e da una popolare. Attorno, nei giorni della fiera (fino a domani), lavorano decine di bancarelle dove - rispettando la tradizione dell’antichissima fiera delle Grazie (risalente al ‘600) - i popolani si rifornivano di cesti, vasi, provviste e altre vettovaglie. Il terzo ingrediente della festa è il panino col cotechino caldo, immancabile per rispettare la tradizione virgiliana di un Ferragosto caldo e unto.

Quelli che invece amano l’arte contemplata in silenzio, troveranno aperti i principali musei, a cominciare da Palazzo Ducale e Palazzo Te. La reggia cittadina, oltre al consueto percorso, offre ai visitatori un esempio delle ‘mirabilia’ collezionate dai Gonzaga: un dente di Narvalo che, ipotizza qualcuno, sarebbe il corno del mitologico unicorno. Nella reggia estiva i visitatori troverano la mostra su Leon Battista Alberti, l’architetto che disegnò Palazzo Te. Tommaso Papa