Mantova, quindici chili di droga in casa: arrestati mamma e figlio

La polizia ha trovato hashisc, marijuana, ecstasy e 15000 euro in contanti nell'appartamento dei due spacciatori

La polizia ha fatto irruzione nell'appartamento

La polizia ha fatto irruzione nell'appartamento

Mantova, 15 aprile 2022 - Quindici chili tra hashisc, marijuana ed ecstasy e oltre 15.000 euro sono stati sequestrati in casa di una mamma e un figlio residenti nel Mantovano. La polizia li ha arrestati. Gli agenti negli ultimi tempi avevano notato un consistente andirivieni di persone nei pressi di un complesso di palazzine a Borgo Virgilio (Mn), probabilmente riconducibile ad episodi di spaccio di sostanze stupefacenti. Un mirato servizio di osservazione per alcuni giorni ha permesso di comprendere dove avesse origine l'attività e quando lo spacciatore avrebbe avuto a disposizione la droga. 

Nel tardo pomeriggio del 7 aprile gli agenti, con l'aiuto di una pattuglia della squadra volante, hanno fatto irruzione, ma si sono trovati di fronte un cane di grossa taglia che ha cercato di avventarsi contro di loro. Una volta bloccato l'animale, i poliziotti sono entrati nella casa, dove si trovavano un 25enne con svariati precedenti insieme alla mamma di 56 anni. Nell'abitazione gli agenti hanno trovato un primo pacchetto con oltre due chili e mezzo di hashish, nascosto nel freezer.  Nella camera da letto della donna è stato poi ritrovato un borsone con altri 13 chili di droga divisi in vari panetti. Mezzo chilo di marijuana e 45 pasticche di ecstasy erano custoditi in un mobile del soggiorno, mentre nella stanza del ragazzo è stato individuato tutto l'occorrente per confezionare la droga in cellophane termosaldato e una macchinetta elettronica conta-soldi.

In uno strappo della cucitura del divano del soggiorno, infine, sono stati trovati 15.880 euro in contanti. Immediato l'arresto di mamma e figlio, convalidato il 12 aprile con l'applicazione solo al 25enne della custodia cautelare in carcere. Ulteriori approfondimenti investigativi in corso sotto la direzione della Procura della Repubblica di Mantova per cercare di individuare e contrastare anche i loro canali di approvvigionamento.