"Noi disabili esclusi dal palazzetto". Il Comune di Viadana: rovinano il parquet

La società di hockey: partiti i lavori, nessuno ci ha coinvolto. Il sindaco: dobbiamo accertarci che possano utilizzarlo, abbiamo contattato i tecnici

Al centro Fabio Merlino, presidente e coach dei Macron Warriors Viadana, società sportiva

Al centro Fabio Merlino, presidente e coach dei Macron Warriors Viadana, società sportiva

 

Viadana (Mantova), 29 aprile  - Esclusi dal nuovo palazzetto. Per i Macron Warriors, due squadre in A di hockey in carrozzina elettrica e powerchair football - la verita è questa: tagliati fuori dal PalaFarina. L’ex casa del Volley di Casalmaggiore, un impianto pubblico e non privato, è in disuso a causa di una violenta nevicata del 2015 e da anni è al centro di polemiche relative alle tempistiche di ricostruzione. Ora che i lavori sembrano quasi essere ultimati l’Amministrazione comunale di Viadana (Mantova), nel corso di un Consiglio aperto, ha negato l’utilizzo del palazzetto ai Macron Warriors Viadana.

L’assessore ai Lavori Pubblici, Ivan Gualerzi, ne ha fatto una questione “tecnica“: il rischio di usura del parquet con le carrozzine. Il sindaco di Viadana, Nicola Cavatorta, nega l’intenzione di tagliare fuori volontariamente i Warriors: "Dobbiamo accertarci della possibilità che possa essere utilizzato, dato che hanno delle carrozzine speciali. Ci siamo già messi in contatto con tecnici e con chi ha realizzato la pavimentazione per assicurarci che sia aperto anche a loro. Probabilmente gli è stato detto che poteva sorgere qualche problema, ma non è esclusa nessuna possibilità".

La tesi della società, invece, è meno accomodante. La scorsa estate - raccontano - vari club sono stati coinvolti per visionare lo stato dei lavori: nessun invito è però arrivato ai Warriors. Al presidente Fabio Merlino (che ha istituito la società per onorare la memoria dal padre morto a Nassirya) non è rimasto altro che autoinvitarsi. La prima doccia fredda è arrivata subito: non erano state previste le linee dei campi che servono per l’hockey (in plastica e che vengono portate dalla società) e nemmeno una sala dove poter riporre le carrozzine che hanno un ingente valore a livello economico. Poi, nell’ultima assemblea è subentrato l’ulteriore problema dell’usura del parquet, che agli occhi della società, che ha manifestato anche difficoltà nel riuscire a intraprendere un dialogo con i vertici politici di Viadana, appare come una scusa.

I ragazzi dei Warriors sono così costretti a continuare a giocare e allenarsi, dopo la parentesi Sabbioneta, a Marmirolo, a 50 chilometri di distanza. "Non riusciamo a spiegarci quale possa essere la motivazione reale – spiega Merlino – il discorso del parquet non torna. Spiace, quando sono partiti i lavori anni fa ci chiesero quali fossero le nostre esigenze e poi non ci hanno più chiamato". Non ci sono grosse richieste, c’è solo un allenamento a settimana: "Siamo in serie A, nel nome abbiamo Viadana – continua – le altre Amministrazioni del comprensorio mantovano ci accettano volentieri. Non ci fosse la struttura sarebbe diverso, in questi sette anni ci siamo adeguati, ora ci sono tutti i presupposti. Non capisco e non comprendo il comportamento dell’Amministrazione".