Corruzione sisma Mantova, intercettazioni: nonno era mafioso, se te ne prendi 70 va bene?

Appalti e 'ndrangheta, nove misure cautelari: indagano i carabinieri. "Sistema corruttivo per la concessione di fondi". Il nipote del boss: "Io sono chi realizza la pratica, chi fa l'ordinanza di concessione..."

Mantova, 10 gennaio 2023 - In Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Calabria è in corso un'operazione dei Carabinieri di Mantova,coordinati dal colonnello Carmelo Graci, per reati di corruzione aggravati dalle finalità mafiose, legata alla concessione di fondi per il terremoto del 2012. Dalle prime ore di questa mattina i militari, a conclusione di complesse indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Brescia, stanno eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare a carico di 9 persone, indagate a vario titolo di "concussione, abuso d'ufficio, corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio, intestazione fittizia di societa'", con l'aggravante delle finalita' mafiose, per aver agevolato la cosca 'ndranghetistica Dragone. 

"Mio nonno era mafioso"

Nelle intercettazioni dei Carabinieri emerge il ruolo di un pubblico ufficiale: "Io, come ditta, non posso lavorare nel sisma perchè mio nonno era mafioso". Chi parla è il Rup (responsabile unico del procedimento), ossia una figura di grande rilievo nell'ambito degli appalti pubblici, che svolge tutti i compiti relativi alle procedure di programmazione, progettazione, affidamento ed esecuzione.

Parla il Rup

"Da sei anni sono il Rup di Poggio Rusco, Villa Poma, Magnacavallo, Sermide", dice in rifemento a vari comuni del Mantovano. "Io sono chi realizza la pratica, chi realizza le ditte e chi fa l'ordinanza di concessione". Poi si passa a parlare di denaro: "Se te ne prendi sessanta, settanta, grazie ad un mio agire, sei contento o no?"

Il nipote del boss

Così, sull'operazione, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Mantova, Colonnello Vincenzo Di Stefano: "La figura centrale dell’indagine Sisma è rappresentata dal nipote di un boss 'ndranghetista che avrebbe messo in piedi un sistema corruttivo per faciltiare la concessione di contributi pubblici destinati alla ricostruzione post sisma del 2012", le sue parole in riferimento alle operazioni in corso in diverse regioni.