Coronavirus, Asst di Mantova gli dedica un cortometraggio: via al casting

"L'obiettivo è lasciare una memoria storica che vada ad aggiungersi a tutto quello che gli scorsi mesi hanno prodotto", spiegano i promotori

Coronavirus

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Mantova, 16 settembre 2020 - Il Coronavirus? In un cortometraggio. Si tratta di un'iniziativa dell'Asst di Mantova, ente promotore insieme all'associazione culturale Koinè. Il corto viene realizzato in collaborazione con Mantova Film Commission, è prodotto da azienda socio sanitaria territoriale di Mantova, My Sound, Strongvilla e Fondazione Comunità Mantovana, con il patrocino di Mantova Film Commission.

E così, ecco che è partita la caccia ai volti che daranno vita alla pellicola sui mesi più duri dell'emergenza. I casting sono aperti per 4 attori. I ruoli da ricoprire sono quelli di un bambino, maschio dagli 8 ai 12 anni, che sarà il protagonista del corto; un uomo di circa 35 anni di corporatura normale; un ragazzo di circa 20 anni di corporatura normale e un uomo di 50/60 anni. L'appuntamento per le selezioni è sabato 19 settembre, dalle 10 alle 18, alla scuola di teatro Ars a Mantova.

"Viene trattata in modo originale l'emergenza coronavirus nella sua fase più intensa - spiega l'Asst in una nota in cui annuncia i casting - quella vissuta dal nostro Paese tra marzo e aprile. I registi Mario d'Anna e Stefano Mangoni hanno da poco ultimato una serie di interviste con medici, operatori e pazienti dell'Asst: testimonianze che confluiranno nel progetto, a contorno del cortometraggio stesso".

Dalle indicazioni utili per chi vuole candidarsi, emerge che ci sarà anche un'ambientazione d'epoca: parte della storia si svolge negli anni '40. Ed è per questo che, indicano i selezionatori, "non potranno partecipare ai casting: uomini con sopracciglia ad ali di gabbiano, marcatamente ritoccate e tatuaggi evidenti e vistosi; di origine extraeuropea; con capelli lunghi non disposti a tagliarli se richiesto. Si consiglia a tutti un abbigliamento sobrio". Il casting è precluso ai dipendenti della pubblica amministrazione, precisa l'Asst. 

Le prime interviste al personale sanitario sono partite il 24 agosto, informavano su Facebook sia l'Asst che Koinè. Per l'occasione è stato allestito un set cinematografico professionale all'ospedale Carlo Poma. "Come è stata affrontata la pandemia e qual è stata la reazione professionale e umana": queste le domande che i registi hanno posto agli operatori intervistati. I pazienti invece "potranno raccontare brevemente la loro esperienza e come la malattia ha cambiato le loro vite". Circa 30 le persone con esperienze diverse coinvolte per aiutare a ricordare il periodo buio del lockdown: "L'obiettivo è infatti lasciare una memoria storica che vada ad aggiungersi a tutto quello che gli scorsi mesi hanno prodotto", spiegavano i promotori.

Ora, invece, si apre la fase cinematografica con gli attori in campo. Il 24 agosto gli ideatori dell'iniziativa scrivevano che "i registi" stavano "ancora cercando fondi per completare il progetto", spiegando però che nei giorni precedenti "anche alcuni cittadini" avevano "deciso di contribuire dichiarando di credere nel valore di un progetto che unisce tutta la comunità". Il progetto è andato avanti. Tutto è pronto per il primo ciak. Le riprese del cortometraggio inizieranno a Mantova nella seconda metà di ottobre e dureranno 7 giorni in tutto. Per informazioni viene indicato un indirizzo email a cui è possibile scrivere (info@mantovafilmcommission.it).