Mantova, si barrica sul tetto con un coltello per evitare lo sfratto: denunciato

Immediato l’intervento della Polizia, che è riuscita a convincere l’uomo a scendere e a consegnare l'arma

Polizia, foto generica

Polizia, foto generica

Mantova, 16 maggio 2020 - Sale sul tetto della sua casa con un coltello per evitare lo sfratto: denunciato per procurato allarme. I fatti si sono verificati a Mantova, venerdì, quando in relazione al preannuncio di uno sfratto nei confronti di una coppia di conviventi, sul posto è giunto il personale del 118. I sanitari, nel prestare le prime cure nei confronti della donna colta da malore, hanno notato che il convivente della stessa si era impossessato di un coltello e che, con fare minaccioso, era salito su un terrazzino e poi sul tetto dell'edificio. I sanitari hanno quindi chiesto l'intervento della polizia di Mantova.

I poliziotti, giunti sul luogo dell'intervento, sono riusciti, dopo un breve colloquio con l'uomo, a farlo desistere da qualsiasi intento minaccioso verso altre persone e verso sé stesso. Il giovane, un mantovano di 28 anni, pluripregiudicato per vari reati, tra i quali lesioni personali, minaccia, possesso ingiustificato di arnesi da scasso, furto aggravato, furto con destrezza, ricettazione, rapina, violenza sessuale e atti sessuali con minorenni, dopo essere sceso dal tetto ha consegnato il coltello agli agenti.

Dagli accertamenti è emerso che al giovane era stato assegnato l'appartamento da una cooperativa e pagato dal Comune di Medolla nell'ambito di un programma di reinserimento nella società di ex detenuti. Tra i divieti imposti dal programma era espressamente prescritto che non avrebbe potuto convivere nello stesso appartamento con la sua compagna, anch'essa pluripregiudicata per una moltitudine di reati, tra i quali maltrattamenti in famiglia, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, molestie, disturbo alle persone e guida senza patente.  Al contrario di quanto stabilito, la presenza della donna all'interno dell'abitazione era stata più volte accertata dagli operatori della cooperativa e, contestualmente, segnalata agli organi competenti. Tale comportamento, di conseguenza, aveva determinato la cooperativa a non sostenere più le spese per l'affitto dell'appartamento, con il conseguente ordine di allontanamento immediato dei due individui.

Al termine delle operazioni di polizia, per quanto accaduto, gli agenti hanno denunciato il 28enne all'autorità giudiziaria per procurato allarme. Poiché però non dispone di altra soluzione abitativa, la direzione della cooperativa ha acconsentito a fare rimanere provvisoriamente il giovane, da solo, nell'abitazione, mentre la donna è stata temporaneamente affidata dalla polizia al Centro Antiviolenza, che ha provveduto a trovare anche per lei una sistemazione provvisoria.