Mantova, 4 dicembre 2013 - Uccide il cavallo malato, lo seppelisce nel terreno dietro casa e ne denuncia il furto. Finisce nei guai un sessantenne mantovano, accusato di maltrattamenti sugli animali e simulazione di reato. Ma sull'appezzamento spunta una discarica con amianto e piombo che minaccia la falda. 

Il venti di novembre, durante una notte piovosa, ha fatto tutto. Il giorno prima il veterinario avrebbe diagnosticato poche ore di vita al cavallo della nuora così, lui, non ha voluto aspettare. Dopo averlo soppresso con un piccolo escavatore ha aperto una buca e vi ha nascosto la carcassa. Ieri mattina tecnici di Asl e comune, accompagnati dai carabinieri, hanno però ritrovato le prove dei reati. Più di uno.

Poche ore dopo averlo ucciso, infatti, il sessantenne aveva detto alla polizia locale che era fuggito. Gli agenti erano arrivati, nel piccolo appezzamento, dopo le segnalazioni di chi quell'animale non lo aveva più visto dopo aver notato la visita del veterinario. A distanza di qualche giorno l'uomo aveva rilanciato: il cavallo è stato rubato. E' simulazione di reato.

Ora, pagati all'azienda sanitaria locale i 300 euro dovuti per lo smaltimento della carcassa, il sessantenne rischia da tre mesi ad un anno di carcere e una multa fino a 15mila euro per l'uccisione, secondo il codice penale “senza motivo”. Potrebbe invece costargli fino ad altri tre anni la simulazione del furto.

Al corpo forestale dello Stato, però, nelle scorse ore è arrivata un'altra segnalazione. Per un altro reato, questa volta di tipo ambientale. Sullo stesso terreno si troverebbero, ammassati in una vera e propria discarica senza permessi, rifiuti pericolosi inerti come amianto cementificato e piombo. La preoccupazione è che i percolati possano raggiungere le falde a cui attingono i rubinetti delle abitazioni della frazione.

di Giulio Cisamolo