SCATTERÀ questa notte alle 2 l’ora legale. Le lancette degli orologi andranno portate avanti di un’ora e, dunque, saranno subito le 3. Un’ora di sonno in meno che tuttavia permetterà di avere più ore di luce durante il giorno, godendosi così giornate «più lunghe» con l’arrivo della bella stagione. L’ora legale resterà in vigore per sette mesi, fino alla notte tra il 25 e il 26 ottobre 2014, quando sarà ripristinata l’ora solare. Durante questo periodo i benefici non saranno solamente «psicologici», legati a un maggior numero di ore di sole, ma anche ambientali ed economici. Il gruppo Terna, operatore di reti per la trasmissione dell’energia, ha infatti stimato che il passaggio all’ora legale permetterà di risparmiare in Italia 556,7 milioni di kilowatttora, pari a 92,6 milioni di euro.

Milano, 29 marzo 2014 — Oltre 550 milioni di kilowattora, una quantità di energia pari al fabbisogno annuo di 200mila famiglie italiane. È quanto si risparmierà col passaggio di questa notte all’ora legale, secondo le stime fatte dal gruppo Terna, operatore di reti per la trasmissione dell’energia con oltre 63.500 chilometri di linee in alta tensione. Nei prossimi sette mesi, il risparmio complessivo dei consumi di energia elettrica sarà pari a 556,7 milioni di kilowattora. In termini di costi, considerando che un kilowattora costa in media al cliente finale circa 16,6 centesimi di euro al netto delle imposte, la stima del risparmio economico relativo all’ora legale per il 2014 è pari a circa 92,6 milioni di euro. Questi 556,7 milioni di kilowattora equivalgono alla quantità di energia mediamente consumata in tre giorni per quanto riguarda la Lombardia. In pratica, è come se il passaggio all’ora legale «regalasse» tre giorni di energia alla nostra regione.

Dal 2004 al 2013 l’Italia ha risparmiato complessivamente circa 6,6 miliardi di kilowattora, corrispondenti a circa 950 milioni di euro di costi tagliati. Nel periodo primavera-estate, il mese che segna il maggior risparmio energetico stimato è aprile, con 144,2 milioni di kilowattora (pari al 26% del totale). In autunno, invece, il primato va al mese di ottobre con 152,3 milioni di kilowattora. Ciò è dovuto al fatto che aprile ha giornate più corte in termini di luce naturale, rispetto ai mesi dell’intero periodo.

Spostando in avanti le lancette di un’ora, quindi, si ritarda l’utilizzo della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento. Nei mesi estivi, invece, poiché le giornate hanno già più ore di luce rispetto ad aprile, l’effetto ritardo nell’accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attività lavorative sono per lo più terminate, e di conseguenza fa registrare risultati meno evidenti in termini di risparmio di elettricità.

Già da lunedì, dunque, cominceranno subito a farsi sentire a pieno regime i benefici dell’ora legale in termini di minori consumi. Terna sottolinea inoltre come la maggiore richiesta di energia elettrica nei mesi estivi più caldi sia dovuta all’utilizzo dei condizionatori d’aria, ed è quindi indipendente dall’ora legale poiché legata esclusivamente a fattori climatici e di temperatura e non al maggior numero di ore di luce naturale.
michele.mezzanzanica@ilgiorno.net