Covid: Lombardia in zona arancione. Ecco cosa cambia

Il passaggio di zona porta a un cambiamento di alcune delle regole previste nell'ultimo Dpcm

La Lombardia rimarrà in zona arancione

La Lombardia rimarrà in zona arancione

Milano, 27 novembre 2020 - Lombardia in zona arancione. L'ultimo monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità ha mostrato un miglioramento dei dati sulla situazione epidemiologica che ha consentito la tanto attesa promozione della regione da zona rossa ad arancione, comunicata dal presidente della Regione Attilio Fontana su Twitter. In queste ultime settimane sono infatti calati l'indice di contagio Rt e la pressione sugli ospedali, ma si è anche stabilizzata la curva dei contagi. Il passaggio di zona porta quindi a un cambiamento di alcune delle regole previste nell'ultimo Dpcm.

COSA CAMBIA IN ZONA ARANCIONE?

Coprifuoco

Come in tutta Italia, anche la zona arancione è soggetta al coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino. In questa fascia oraria è vietato uscire di casa se non per motivi di salute (come raggiungere la farmacia di turno), lavoro, e altre incombenze che non possono essere rimandate al giorno successivo. Chi infrange  il coprifuoco senza giustificazione rischia la multa da 400 a 1000 euro.

Spostamenti

Sarà ugualmente vietato uscire dal proprio Comune, se non per motivi di lavoro, istruzione, salute o necessità, ma all’interno del suo territorio sarà possibile muoversi liberamente dalle 5 alle 22 senza autocertificazione. Inoltre bisogna sempre garantire il distanziamento ed evitare qualsiasi forma di assembramento. Dopo il limite del coprifuoco, è possibile uscire di casa soltanto per esigenze specifiche e muniti di autocertificazione. Resta in vigore il divieto di spostarsi da una Regione a un'altra se non per comprovate esigenze lavorative, di necessità e di lavoro, ma è garantita la possibilità di tornare al proprio domicilio, abitazione o residenza.

Seconde case

In caso di seconde case, se queste si trovano nello stesso comune di residenza possono essere raggiunte senza bisogno di autocertificazione. Se si trovano in un comune diverso possono essere raggiunte solo per necessità o per rimediare a situazioni di emergenza, per il solo tempo necessario a risolvere i contrattempi. Anche in questo caso bisognerà produrre l'autocertificazione. 

Smartworking e visite ai congiunti

È consigliato il lavoro a distanza, quando possibile. Andare a trovare a casa amici, congiunti e parenti non è vietato in modo assoluto ma “Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza”, così il Ministero dell’Interno. Significa che chi organizza cene e feste domestiche tra poche persone non è sanzionabile, nel limite del buonsenso e nel rispetto delle misure anti-Covid ormai note: distanza di sicurezza, divieto di assembramento e mascherina obbligatoria tra non conviventi.

Negozi e bar

In ambito commerciale, tutte le attività poranno riaprire nei giorni infrasettimanali senza limitazioni, mantenendo il consueto rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro, gli ingressi scaglionati e una frequante sanificazione del locale e degli spazi espositivi. Restanno invece chiusi nei giorni festivi e prefestivi i negozi all’interno dei centri commerciali, a esclusione delle farmacie e parafarmacie, dei presidi sanitari, dei punti vendita di generi alimentari, dei tabacchi e delle edicole. Non cambiano le regole per bar e ristoranti, ai quali resta consentito soltanto l’asporto e la consegna a domicilio. 

Parrucchieri e centri estetici

Per quanto riguarda i servizi alla persona, col passaggio in zona arancione possono riaprire anche i centri estetici, oltre ai parrucchieri che non hanno mai chiuso.

Palestre, piscine e sport

Restano sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali, a eccezione delle attività di riabilitazione e degli allenamenti degli atleti. È possibile allenarsi o svolgere attività fisica all’aperto individualmente. E' consentito frequentare i centri e i circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio Comune o, in assenza di tali strutture, in Comuni limitrofi, per svolgere all’aperto l’attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza creare assembramenti.

Musei, cinema ed eventi

Confermata la chiusura dei musei, dei cinema e il divieto di organizzare eventi aperti al pubblico. 

Scuola

Sul fronte scolastico, gli studenti di seconda e terza media possono tornare a seguire le lezioni in classe, salvo diversa indicazione dei governatori, mentre gli studenti delle scuole superiori proseguiranno con la didattica a distanza. Nelle università, le uniche attività che possono essere svolte in presenza sono quelle relative al primo anno dei corsi di studio e dei laboratori.

Trasporti

Nessun cambiamento per quanto riguarda i trasporti pubblici, la cui capienza resta fissata al 50 per cento.