Simone Uggetti
Lodi, 10 marzo 2017 - «In vita mia avrò incontrato l’ex sindaco Simone Uggetti tre o quattro volte: i contatti per la costruzione della nostra Torre Zucchetti sono stati per lo più tra tecnici, nostri e del Comune. Ma sono stato io a dire a Simone se aveva bisogno, di dirmelo, anche se parte dell’azienda e l’ufficio legale erano contrari non per la persona in sè ma perché per la sua funzione (e i guai giudiziari che sta attraversando, ndr) la sua assunzione avrebbe dato origine a polemiche, con la reazione, sui social, di gente che non ha di meglio da fare». Domenico Zucchetti, fondatore della software house lodigiana che porta il suo cognome, spiega così la scelta di aver assunto, a febbraio, con un contratto a tempo determinato di 1 anno, come ‘account manager’ di Zucchetti Facility, l’ex sindaco dimessosi nell’agosto 2016 dopo lo ‘scandalo piscine’ e che oggi, dopo essere stato in carcere a San Vittore e agli arresti domiciliari, è a processo per turbativa d’asta in concorso con altre tre persone: «Pur immaginando le polemiche di un’evntuale assunzione e pur supponendo che la telefonata potesse essere intercettata, ho chiamato sua moglie, dandogli la mia disponibilità – prosegue Zucchetti –. Perché? Mi è simpatico e mi sembrava comunque giusto: credo possa esserci utile per questo tipo di attività e se anche dovesse aver fatto uno sbaglio non è tale da precludergli un’opportunità. Quando ci siamo sentiti la scorsa estate mi ha detto che aveva già un rapporto di lavoro in corso (sul social Linkedin, Uggetti scrive di aver svolto attività indipendente di ‘consulente aziendale’ da settembre a gennaio, ndr). Ora con noi ha un contratto annuale: sarà rinnovato solo se farà bene».
Zucchetti Facility è un ramo del gruppo Zucchetti sviluppatosi un paio di anni fa, che si occupa della gestione degli impianti manutentivi e di monitoraggio dei consumi energetici grazie ad un apposito programma: Uggetti è uno dei manager commerciali che si occupano di vendere la soluzione informatica e seguire poi il cliente nelle esigenze post vendita. «Ogni volta che si conclude un corso di formazione interno postiamo una foto del gruppo; quella con Uggetti è stata prima pubblicata poi tolta non appena sono iniziate le critiche – conclude Domenico Zucchetti –. Il ritiro, poco dopo, però non è stata una scelta mia, aziendale, come se fosse stato un errore: è stata ritirata solo perché, diversamente dal solito, non era stato chiesto a tutti i presenti di firmare la liberatoria e volevamo evitare contestazioni».