Uggetti e la sua Giunta: tre anni di promesse mantenute e disattese

Dopo Ferragosto il timone del Broletto passerà nella mani del commissario prefettizio fino alle elezioni che potranno tenersi tra il 15 aprile e il 15 giugno 2017

Palazzo Broletto

Palazzo Broletto

Lodi, 30 luglio 2016 - Le dimissioni del sindaco Simone Uggetti arriveranno lunedì mattina. A distanza di quasi 90 giorni dall’arresto del 3 maggio, quando era finito in manette con l’accusa di turbativa d’asta del bando per la gestione delle piscine comunali estive di via Ferrabini e del Belgiardino, il primo cittadino, come già annunciato, si prepara a chiudere il mandato amministrativo in anticipo rispetto alla scadenza naturale del 2018. Dopo Ferragosto, quando diventeranno ufficiali le dimissioni, il timone del Broletto passerà nella mani del commissario prefettizio, fino alle elezioni che potranno tenersi tra il 15 aprile e il 15 giugno 2017.

Per la giunta Uggetti è già tempo di bilanci. In tre anni a Palazzo Broletto, il sindaco ha mantenuto diverse delle promesse fatte ai lodigiani in campagna elettorale, compresi quei 134 punti che Uggetti aveva assicurato di realizzare nel solo primo anno di mandato amministrativo. Si possono ritenere come «partite chiuse» il restauro del monumento alla Resistenza, l’inagurazione dell’ex Fanciullezza, l’accordo per l’Università, il percorso che ha portato alla Fondazione Santa Chiara, la raccolta dei rifiuti ‘porta a porta’ che è stato esteso, in questi ultimi mesi, in tutta la città e il progetto per la realizzazione del sottopassaggio ciclopedonale che unisce via Nino Dall’Oro a viale Pavia, per il quale è stato trovato l’accordo pochi giorni fa. Resteranno anche palesi opere incompiute, come la riqualifica del parco Isola Carolina, per il quale il progetto preliminare da 2,2 milioni di euro era stato deliberato qualche mese fa e che dovrà rimanere nel cassetto del prossimo primo cittadino, e la tanto discussa pista ciclabile di viale Rimembranze.

Sarà ancora un nodo importante da risolvere quella della rotatoria della Faustina, per il quale era stato elaborato anche uno studio di fattibilità per convincere Provincia e Anas a intervenire per la messa in sicurezza e snellimento del traffico in questo punto critico di intersezione tra viabilità comunale, provinciale e statale. Slitterà ancora l’apertura anche della nuova sede del Museo Civico. Anche questo punto rientrava negli obiettivi prefissati da Uggetti in campagna elettorale, ma la prospettiva di collocare la nuova sede del museo della città nell’ex Cavallerizza, dopo i lavori di risanamento strutturale dell’edificio di via Fanfulla già eseguiti e dal pregevole progetto di allestimento elaborato dall’architetto De Lucchi con la collaborazione del critico d’arte Philippe Daverio, dovrà essere rimandata. Potrebbe, a questo punto, restare un sogno anche il maxi parcheggio multipiano di via D’Azeglio. Il Broletto aveva messo nero su bianco il progetto da 200 nuovi posti auto in zona Tribunale. Ma l’opera, che sarebbe dovuta essere realizzata dai privati, doveva essere inserita nel bando sul servizio dei parcometri e incassi per gli stalli a rotazione previsto per ottobre, che rischia il rinvio.