Elezioni comunali a Codogno: "Meglio noi, il futuro sarà più green"

Antonia Rizzi è la candidata sindaco appoggiata da Partito Democratico, liste civiche Codogno Insieme 2.0 e Ora Civile

Rizzi

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Codogno (Lodi) - Antonia Rizzi è la candidata sindaco appoggiata da Partito Democratico, liste civiche Codogno Insieme 2.0 e Ora Civile. È alla prima esperienza amministrativa. Ha 52 anni ed è dirigente dell’Istituto di Istruzione Superiore, diplomata in lingua e cultura cinese, laureata in lettere classiche, già presidente della commissione biblioteca di Codogno.

Quali saranno per voi le priorità per i prossimi cinque anni? "Ovviamente quelle del programma elettorale col quale ci presentiamo agli elettori: la salute dei cittadini per la quale il Comune può svolgere un ruolo di interlocutore con i vertici sanitari ed attivare nuovi servizi di prevenzione ed informazione, lo sviluppo del territorio con uno sguardo “green“ al futuro, rivedendo il Pgt in chiave di consumo zero del territrio, meno traffico, più piste ciclabili con l’obiettivo di un turismo di prossimità. Poi il lavoro, favorendo la ripresa di tutti i settori in sinergia con l’agenzia dell’impiego, il “ben vivere“, puntando a sport e cultura coinvolgendo artisti, studiosi ed esperti del nostro territorio ed infine lo sviluppo coniugando tecnologia ed ambiente per un città più sana e meno inquinata".

Investire in infrastrutture culturali per rilanciare il turismo locale, verde, rilancio delle aree dismesse con nuovi servizi, mobilità lenta: potrebbe essere questo un “pacchetto“ di interventi per la città? "Certo, sono priorità che sentiamo nostre e soprattutto il recupero delle aree dismesse diventa importante nell’ottica del consumo zero del suolo e del potenziamento dei servizi, mentre anche la mobilità, soprattutto quella del centro storico, va rivista: basti vedere via Cavallotti e via Roma soffocate dalle auto, soprattutto in sosta".

Attenzione alle fragilità e collaborazione col terzo settore sono stati storicamente punti di forza della città: quali sono le vostre strategie in merito? "Occorre ripensare completamente i servizi sociali. In questi cinque anni è stato fatto il minimo. Occorre investire, non tagliare, intercettare il bisogno e fare rete con il terzo settore. E creare un vero e proprio coordinamento tra le attività del privato sociale".

Periferie e nuove sfide per migliorare il decoro e potenziare i servizi: quali sono i vostri obiettivi? "Codogno è a misura d’uomo, ma le zone meno centrali hanno bisogno di politiche attive: al Don Bosco la nostra proposta è quella di promuovere l’apertura di una nuova farmacia di servizi nell’ex sede di Confrutta mentre le frazioni vanno valorizzate promuovendone il protagonismo e l’identità".

Perchè votare il centrosinistra? "Proponiamo un’alternativa che si basa sulla collaborazione, la valorizzazione delle competenze perchè il protagonismo di squadra è importante, non quello personale. Punteremo molto sui giovani e sulla scuola. E perchè siamo in buona parte civici, liberi di aprirsi a tutti coloro che vogliono partecipare e contribuire".