Casalpusterlengo, il vicesindaco: "Il bilancio comunale rispetta la legge"

Labbadini risponde alle accuse delle minoranze dopo la protesta di martedì sera in consiglio comunale

Il vicesindaco di Casale, Alberto Labbadini

Il vicesindaco di Casale, Alberto Labbadini

Casalpusterlengo (Lodi), 11 aprile 2019 - Nessuna azione che travalica la legge, tempistiche e metodologie previste dall’ordinamento e solamente banalizzate tramite una "pagliacciata" dalle opposizioni. Questo il pensiero in estrema sintesi del vicesindaco di Casale, Alberto Labbadini, sulla questione bilancio di mandato. La scorsa settimana l’amministrazione comunale ha distribuito casa per casa un opuscolo in cui viene riassunto, tramite l’intervento del sindaco, degli assessori e del presidente del consiglio comunale, quanto fatto nei cinque anni appena trascorsi. Un’azione prettamente elettorale e di dubbia tempistica secondo le opposizioni consiliari di Lega, Forza Italia-Casale Popolare e Movimento 5 Stelle, che hanno poi aggiunto che il costo di questa pubblicazione, 5mila euro, fosse stato esercitato prendendo i soldi dalle tasche dei cittadini essendo i fondi reperiti dal bilancio comunale.

Martedì in Consiglio il punto di rottura, con le opposizioni che hanno manifestato il loro dissenso uscendo dall’aula dopo aver consegnato al sindaco Gianfranco Concordati l’opuscolo. "Il bilancio di mandato è uno strumento previsto dalla legge – spiega Labbadini -. Le amministrazioni hanno possibilità di redigerlo e fare ciò che abbiamo fatto noi perché è stato fatto tutto nei tempi previsti, con i comizi elettorali che non sono stati convocati nel momento della distribuzione. È un documento oggettivo, in cui è riportato ciò che è stato fatto. Le minoranze puntano solo a mistificare la realtà, perché noi non abbiamo fatto campagna elettorale con i soldi dei cittadini". Sul comportamento delle opposizioni Labbadini non usa giri di parole: "Mi limito solamente a dire che l’atteggiamento del consigliere Mussida è di grande immaturità politica perché lui in Consiglio ha fatto l’interpellanza e poi è subito uscito dall’aula per non ascoltare la mia risposta. Io fossi in loro mi limiterei nel fare certe dichiarazioni sui fondi comunali".