Lodi, una mano alle imprese artigiane

Assemblea in città: meno burocrazia, più credito e formazione

RICONOSCIMENTO Angelo Bignami dell’omonima tipografia di Casale premiato dall’onorevole Guido Guidesi

RICONOSCIMENTO Angelo Bignami dell’omonima tipografia di Casale premiato dall’onorevole Guido Guidesi

Lodi, 22 ottobre 2018 - Ripartire dal territorio per ridare impulso al sistema delle piccole e medie imprese artigiane sul quale si fonda l’economia lodigiana e anche quella italiana, dal momento che questa tipologia di azienda rappresenta il 98% del tessuto economico nazionale. Questo è il messaggio che emerge dall’assemblea generale dell’Unione Artigiani e Imprese di Lodi, svoltasi ieri mattina nella Sala Meeting della sede dell’associazione, in via Lago Maggiore, condiviso sia dagli esponenti dell’organizzazione sia dalle tante personalità presenti all’incontro: la sindaca Sara Casanova, i primi cittadini di Casalpusterlengo e Merlino, Gianfranco Concordati e Giovanni Fazzi, il consigliere provinciale Enrico Sansotera, l’assessore regionale Pietro Foroni e le consigliere del Pirellone Patrizia Baffi e Selene Pravettoni, il deputato Claudio Pedrazzini, il senatore Luigi Augussori, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Guido Guidesi, vari esponenti di Banco Bpm, Bcc del territorio e del mondo della scuola, il vicepresidente di Casartigiani Mario Bettini e la consigliera della Camera di commercio metropolitana Annarita Granata.

Il territorio dall’inizio della crisi ha visto la perdita di oltre mille imprese artigiane, soprattutto del settore edilizio, che rappresenta il 38% del sistema economico lodigiano: nel 2008 erano 6.300, mentre oggi il loro numero è inferiore alle 5.300 unità. Un quadro che è stato approfondito dal presidente dell’Unione Nicola Marini: «La burocrazia è un muro che esiste e che resiste. I dati di Banca d’Italia ci raccontano di come ci sia ancora difficoltà nell’accesso al credito per le piccole e medie imprese. Ci auguriamo che le banche popolari e di credito cooperativo continuino a sostenerci, mantenendo un rapporto diretto con i Confidi – ha commentato –. Chiediamo poi ai politici lodigiani di continuare a camminare insieme. Dobbiamo creare lavoro per combattere la povertà: ci chiediamo perché con le risorse del reddito di cittadinanza non si possano invece favorire investimenti che portino a un maggiore sviluppo. Come associazione mettiamo al centro le persone, e per questo investiamo in formazione e scuola: ci sembra invece che le nuove normative su privacy e fatturazione elettronica, nate con l’intento di semplificare, non tengano conto delle reali necessità delle persone».

Il segretario dell’associazione Mauro Sangalli invece si è soffermato su altri aspetti: «Il Lodigiano, nonostante la vicinanza a Milano, non ha colto il cambiamento di Expo. Penso che per colmare il gap occupazionale sia fondamentale favorire nuove aperture e attività e attrazione di nuovi investimenti. Diventa fondamentale in questo anche il ruolo delle Province, mortificato dalla riforma Delrio». L’assemblea ha rappresentato l’occasione per conferire benemerenze a imprese storiche del territorio e scoprire la targa dedicata a Ariano Magli, per anni colonna portante dell’associazione.