Il 2016 non dà respiro al Lodigiano: commercio giù, bene l’industria

L’ultimo trimestre fa segnare ancora un calo nel numero delle imprese

Un negozio

ROZZANO, CHIUSI I CAMERINI PROVA ALL'IPER PER I CONTINUI FURTI PER STIMOLO - CERRI FOTO MDF

Lodi, 16 febbraio 2017 - La ripresa è ancora lontana. Neanche il 2016 è riuscito a essere l’anno del riscatto per l’economia della provincia di Lodi. A rivelarlo è l’indagine trimestrale (ottobre-dicembre) della Camera di commercio. Negli ultimi mesi dell’anno che si è appena concluso, il bilancio demografico delle imprese lodigiane ha confermato il segno negativo, portando il numero delle imprese attive a 14.740: 25 posizioni in meno dal trimestre scorso (-0,17%) e 192 posizioni in meno dallo stesso periodo dello scorso anno (-1,29%). Dal punto di vista settoriale le perdite maggiori riguardano principalmente i settori delle costruzioni (-153, pari a -4,82%), agricoltura (-21, -1,53%) e attività manifatturiere (-12, -0,75%). Hanno registrato variazioni positive, invece, il settore dei servizi (+23, pari a +2,75%) e le attività artistiche, sportive e di intrattenimento (+5, +3,75%). Il fatturato interno nel Lodigiano ha perso l’1,93% (lo scorso trimestre era aumentato notevolmente +10,75%) ma è discretamente compensato dall’andamento del fatturato estero che acquisisce il 6,79% in più.

Come per il fatturato si rileva una riduzione degli ordinativi interni pari a -4,41% e un parallelo aumento per quelli esteri +9,29%. Le variazioni medie annue sono positive e in crescita rispetto a quelle del 2015: +2,20% per il mercato interno e +7,09% per il mercato estero. L’occupazione sale dell’1,18% rispetto al 2015, mentre il dato lombardo, seppur positivo, è più attenuato. Periodo nero per il commercio. Anche nel quarto trimestre 2016 il volume degli affari è rimasto in zona sfavorevole con un -1,18%, seppure in attenuazione rispetto al -2,11% del trimestre precedente. Unica in crescita resta l’industria manifatturiera con una variazione tendenziale della produzione che ha registrato un +1,45% (a fronte di un +5,40% del terzo trimestre), mentre la variazione media annua si attesta a +3,29% (il dato più elevato riscontrato in Lombardia). L’artigianato manifatturiero, invece, mostra dati altalenanti, con una produzione in crescita ma con fatturato e ordinativi in calo sul fronte interno e in espansione sul fronte estero. Per i servizi, invece, il volume d’affari riporta una lieve perdita: -0,29% tendenziale, mentre lo stesso indicatore a livello regionale recupera l’1,49%. «La sintesi che emerge da questa ampia serie di dati sulla nostra economia è quello di una situazione di sostanziale stabilità – spiega il presidente della Camera di commercio di Lodi, Carlo Gendarini –. Nell’ambito della nostra regione Lodi è in linea con le altre province, ad eccezione di Milano, dove per una pluralità di motivi la ripresa sembra essersi consolidata. Ciò conferma come sia prioritario per il Lodigiano rimanere agganciato alla piattaforma economica milanese, internazionale e avanzata».