Telme, le macchine per fare il gelato nascono a Codogno

L'impresa ha 60 dipendenti e rapporti commerciali con 86 paesi diversi

Telme

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Codogno (Lodi), 24 settembre 2018 - Chi nella sua vita vita non ha mai gustato un gelato? Forse, in Italia, dopo la pizza e la pasta è proprio il gelato uno degli alimenti più consumati. Dalle grandi città ai piccoli paesi è impossibile, soprattutto nei mesi estivi, non vedere una persona, adulta o meno che sia, passeggiare con un gelato in mano.

E proprio in provincia, a Codogno precisamente, nel 1987, è nata Telme, azienda leader nella produzione e vendita di macchinari per il gelato. Lo stabilimento di via Sandro Pertini, 24mila metri quadrati, che possono ancora aumentare, nel pieno del polo industriale codognese, è ormai un punto di riferimento per tutti gli operatori del settore. A guidare Telme c’è Vittorio Bartyan, presidente e socio fondatore. «Sono la biblioteca del settore – ricorda sorridendo –. Telme è nata nel 1987, ma io faccio parte di questo mondo sin dal 1957». Anni di duro ed intenso lavoro quelli di Bartyan ora a capo di un’azienda da 60 dipendenti che rifornisce tutto il globo. «In totale sono 86 i Paesi con cui abbiamo stretto rapporti – chiarisce –. Passiamo dai 37 dell’Europa ai 25 dell’Asia, a cui si aggiungono i 4 dell’America del Nord e i 9 del Sud. In Africa in tutto sono invece 9 e in Oceania 2». Un colosso della produzione con un fatturato da 9 milioni di euro l’anno. «È bene ricordare che ci sono tre tipi di macchine per il gelato: industriali, domestiche e commerciali. Noi produciamo proprio quest’ultime – spiega Bartyan –. Siamo ormai una presenza consolidata, un’avventura partita dai prati della provincia e che oggi arriva ovunque per soddisfare qualsiasi tipo di esigenza». In più di 60 anni di attività Bartyan ha vissuto diversi momenti importanti, ma il patron di Telme ne ama ricordare uno recente, il premio ricevuto lo scorso 26 giugno a Napoli come “Messenger of gelato 2018”. Un riconoscimento consegnato dal Comitato di coordinamento in occasione dei 30 anni di Artglace, dei venti del Comitato Gelatieri Campani. «Ci sono stati tanti momenti che ricorderò, ma forse questo è uno dei più piacevoli perché parliamo di un riconoscimento molto importante – commenta Bartyan –. Nella crescita di Telme non ci sono segreti, abbiamo sempre lavorato sodo per raggiungere il massimo». Un’azienda di provincia in cui tutti i dipendenti si conoscono, compreso lo stesso Bartyan, una sorta di padre per tutti i lavoratori, tanto da scambiare alcune parole con diversi dipendenti storici nei vari reparti come se fosse lì con loro per le abituali otto ore. Ma cosa riserva al futuro Telme? Qualche indicazione è arrivata dall’Iba, la principale manifestazione per panificatori, pasticcieri e ristorazione a livello internazionale. «Abbiamo stretto degli accordi con il Kazakistan e con l’Armenia – conclude Bartyan –. Il Mondo si muove e noi con lui».