Artigiani, la bufera non è passata

A Lodi dall’assemblea dell’Unione emerge un quadro di fragilità

I premiati durante l'assemblea

I premiati durante l'assemblea

Lodi, 19 settembre 2016 - La crisi continua ad affossare le piccole imprese. Quello che gli artigiani della provincia di Lodi si sono lasciati alle spalle è stato un altro trimestre con deboli segnali di ripresa. Di certo il futuro del Lodigiano sarà, ancora una volta, sulle spalle dei piccoli imprenditori. Ad oggi sono quasi 5.500 le realtà attive, per un giro d’affari che rappresenta circa il 2% del Pil regionale. Dati che l’Unione artigiani conosce bene e che ha illustrato ieri ai soci durante l’assemblea annuale. Il settore più colpito? Quello delle costruzioni, ormai in caduta libera da anni. "La crescita è ancora molto debole – spiega il presidente dell’Unione, Nicola Marini –. Anche per i settori più rilevanti per il nostro territorio, come l’edilizia, gli investimenti rimangono invariati, oppure aumentano in misura molto contenuta come nel caso di agricoltura con lo 0,5% e i servizi con lo 0,2%. Dati ancora troppo fragili. Le nostre realtà, intanto, soffrono la mancanza di credito, burocrazia e tassazione. La tradizione artigiana, quella del ‘saper fare’, rimane un ingrediente indispensabile per l’intero settore produttivo del territorio".

Una boccata d’ossigeno per le piccole imprese lodigiane potrebbe coincidere con il futuro amministrativo della Provincia di Lodi e il passaggio nella Città metropolitana di Milano. "Da questa unione ci aspettiamo nuove idee, progetti e nuovi investimenti sul territorio", ha aggiungo Marini. All’assemblea si è discusso anche della riforma del sistema delle Camere di commercio, che sta obbligando le piccole realtà ad accorparsi, come successo per Lodi che ha raggiunto un accordo per unirsi a Milano e Monza. "Il momento è difficile – dichiara il presidente camerale lodigiano, Carlo Gendarini –. Sono convinto, però, che gli artigiani debbano essere protagonisti della ripresa. L’accorpamento con Milano e Monza è una scelta che ci aiuterà a superare la crisi. Faremo parte della più grande Camera di commercio d’Italia. Lodi avrà una rappresentanza del 4%, ma sono convinto che le nostre imprese verranno aiutate con più investimenti". Anche quest’anno l’associazione ha premiato alcune aziende che si sono distinte: Arredamenti Cavallanti snc di Livraga, Carrozzeria Garignani Ambrogio di Zelo, Tecno Trade sas e alla ditta Soffientini sas di Mairago. Altri riconoscimenti speciali andranno alla Provincia di Lodi, per l’attività svolta in questi anni a favore del sistema imprenditoriale, al maestro artigiano Felice Vanelli, alla memoria, e al direttore della Laus Union Dati srl, Maurizio Gusmaroli.