Abb, passa il referendum sull'accordo: sì al trasferimento

Il 92% dei lavoratori dice sì all’accordo con l’azienda

Lavoratori della Abb

Lavoratori della Abb

San Martino in Strada (Lodi), 22 novembre 2018 - ​Il 92% dei lavoratori ha detto sì all’accordo con l’azienda. Sulla vicenda Abb (azienda svizzera che produce quadri ad alta, media e bassa tensione) siamo vicini alla svolta. Martedì quasi tutti i dipendenti che dal primo trimestre 2019 dovranno trasferirsi dallo stabilimento di San Martino in Strada a quello di Dalmine, nel Bergamasco, hanno votato al referendum proposto da Rsu e sindacati.

Alla fine, dopo mesi di trattative e vertici in Assolombarda, prefettura, Regione e al Ministero, un accordo è stato trovato tra i lavoratori e l’azienda. Determinante il lavoro di mediazione dei sindacati che sin da subito si sono interessati alla questione. Le nuove condizioni economiche prevedono un contributo fisso in busta paga per la copertura delle spese di viaggio dei dipendenti. A questa clausola si aggiungerà anche un versamento una tantum del 10% per aiutare i lavoratori coinvolti a coprire le spese che comporterà il trasferimento del polo produttivo (questo passaggio è fuori dal contratto nazionale). Un altro punto importante riguarda i nove pre pensionamenti concordati con l’azienda.

Saranno quindi 53 i dipendenti Abb che dal 2019 saranno trasferiti allo stabilimento distante oltre 50 chilometri in provincia di Bergamo. L’accordo finale però verrà siglato lunedì in Assolombarda. Al tavolo siederanno i vertici Abb e i sindacalisti della Fim Cisl, Giuseppe Rossi, e della Fiom Cgil, Massimiliano Preti, oltre ad alcuni esponenti della Rsu. «Una vertenza che ha visto nell’ambito territoriale un impegno determinato di alcuni istituzioni locali in primis il sindaco di San Martino Luca Marini e luci e ombre da parte di altre Istituzioni - spiega il segretario generale Fiom Cgil Lodi, Massimiliano Preti -. Una vertenza che pone al centro una riflessione delle multinazionali in Italia e il loro ruolo sui territori. In questo contesto le organizzazioni sindacali, la Rsu e i lavoratori hanno messo in luce le debolezze del sistema. Il rammarico più grande che il Lodigiano perde decine di posti di lavoro». L’Abb dirà così addio allo stabilimento di San Martino in Strada, dove l’azienda è presente fin dal 1971. Da determinare le ricadute sul territorio.