Codogno, Palazzo Soave sogna di essere una "factory" culturale grazie a Feltrinelli

Il Comune punta al bando regionale per ottenere un milione di euro e trasformare radicalmente l'ex ospedale

Palazzo Soave

Palazzo Soave

Codogno (Lodi) - Palazzo Soave come una "factory" di warholiana memoria: sarà questo l'ambizioso obiettivo che l'amministrazione comunale si è prefissata per lo splendido "gioiello" del 1700, costruito come ospedale ma ad oggi polo espositivo per mostre ed eventi.

Il comune ha stretto una collaborazione con la Fondazione Feltrinelli e, forte di questa prestigiosa partnership, punta dritto al bando regionale per ottenere il finanziamento necessario (circa un milione di euro), indispensabile sia per ristrutturare l'edificio sia per garantire una gestione sulla base di tre indirizzi precisi: ricerca, formazione e cultura. 

Questa mattina il sindaco Francesco Passerini, l'assessore alla cultura Silvia Salamina e quello ai lavori pubblici Severino Giovannini hanno presentato il progetto: la parte relativa all'intervento di natura strutturale è stato curato dai progettisti, Emilio Cesari e Pietro Cerutti, mentre, se l'intervento sarà finanziato, sarà la Feltrinelli a occuparsi di far vivere la struttura con spazi dedicati allo studio, al tutoraggio, al workshop che potranno essere sviluppati in collaborazione con enti, istituzioni, centro di ricerca, università. Palazzo Soave sarà sfruttato nella sua interezza, sia la parte est che ovest (ad oggi occupata in parte dall'ufficio cultura e da depositi) sia la zona fino al 2017 utilizzata come aule per la materna e ad oggi chiusa. L'attuale sala Granata sarà trasformata in caffè letterario, ossia un bar dotato di librerie con volumi e riviste destinati alla libera consultazione, mentre nell'estremità meridionale del vano sarà collocato un bancone per la somministrazione di bevande e panini.

L'ex ospedale dovrà essere dapprima riqualificato: oltre 500mila euro serviranno per opere edili, rifacimento delle coperture, ad oggi colabrodo, ridefinizione degli spazi interni, predisposizione della sala espositiva centrale in zona polivalente con sedute non fisse per 96 posti a sedere, mentre oltre 300mila euro finanzieranno tutta una serie di attrezzature ed arredi (videoproiettore, telo a caduta, telecamere, fari, impianto audio, 20 pannelli fonoassorbenti per migliorare l'acustica). "E' un progetto molto ambizioso, ma siamo fieri di averlo pronto nella speranza che sia finanziato"- ha detto Salamina. "Un sogno coltivato da tempo che permetterà al Soave di spiccare il salto di qualità che si merita a livello sovracomunale"- ha detto Passerini.