Zucchetti, pronto lo sbarco in Borsa

Numeri da record per la società che adesso punta a piazza Affari

Alessandro Zucchetti, presidente del gruppo

Alessandro Zucchetti, presidente del gruppo

Lodi, 16 giugno 2018 - ll gruppo Zucchetti strizza l’occhio alla Borsa. La software house “made in Lodi”, al vertice in Italia, è pronta al grande passo verso Piazza Affari. I tempi sono ormai maturi. Per l’azienda di via Solferino fondata da Domenico “Mino” Zucchetti 40 anni fa, il 2017 è stato un anno straordinario con un fatturato di 466 milioni di euro, di cui il 20% realizzato all’estero. Un ulteriore segnale di crescita, quantificata al 13,7% rispetto ai 410 milioni del 2016. Il tutto senza dimenticare i livelli occupazionali: se nel 2008 erano 1.800, alla fine dell’anno scorso la quota è salita a 3.800 dipendenti, di cui un migliaio dedicati alle funzioni di ricerca e sviluppo. 

Insomma numeri importanti che piazzano la realtà lodigiana tra le migliori in Italia. Ad aprire la porta allo sbarco in Borsa dell’azienda di Lodi, l’altra sera, è stato il vicepresidente Zucchetti Giovanni Mocchi in occasione del “Premio attrattività 2018” promosso da Gea, Hbr Italia e Arca Fondi Sgr con il patrocinio di Borsa Italiana, durante il quale Zucchetti ha ricevuto una menzione speciale. «Per sostenere una crescita futura di Zucchetti la quotazione a Piazza Affari non è una cosa da escludere», ha spiegato Mocchi, che poi ha aggiunto: «Finora ci siamo sempre autofinanziati e il futuro può maturare in quella direzione». La storia della Zucchetti è iniziata nel 1978 dall’intuizione del patron Mino Zucchetti che realizzò, per primo in Italia, un software capace di gestire le dichiarazioni de redditi, divenuto strumento indispensabile per i commercialisti d’Italia, seguito poi da altri applicativi per diversi settori d’impresa.

Ora la guida dell’azienda è stata affidata ai figli Alessandro, che ricopre il ruolo di presidente di Zucchetti spa, e a Cristina, presidente della holding Zucchetti Group. Il 23 giugno scorso l’azienda ha anche inaugurato la nuova sede, il Pirellino in zona Albarola, un grattacielo di 14 piano che accoglie 350 dipendenti. I numeri sono molto incoraggianti. Alla fine del 2017 i clienti hanno raggiunto quota 150 mila, con una crescita di circa 15 mila unità rispetto al 2016. Tra i marchi che hanno iniziato a utilizzare i prodotti del gruppo lodigiano spiccano nomi importanti come gli svedesi di H&M, Rinascente e Ferragamo (tutti del settore moda), Old Wild West (marchio della ristorazione) e i colossi dell’alimentare Galbusera e Galbani.

E un apporto importante è arrivato da un nuovo settore, quello dei servizi digitali per gli hotel e la ristorazione, mercato nel quale Zucchetti è entrata grazie a una serie di acquisizioni: nel 2017 questo comparto ha contribuito al fatturato complessivo per 21 milioni, con marchi di prestigio quali Roadhouse, lo stadio della Juventus, Autogrill e MyChef.