Lodi, la rivolta dei campioni: "Le bollette per i profughi non le paghiamo"

I Wasken boys trascinati in tribunale per i debiti arretrati con Comune-Gis, ma il presidente Gigi Basleri contesta le cifre

Gigi Bisleri all'assemblea dei soci

Gigi Bisleri all'assemblea dei soci

Lodi, 21 marzo 2018 - «Ho chiesto alla giudice perché, come Wasken Boys, dovremmo pagare circa 10mila euro di bollette di gas, luce ed acqua relative ai profughi ospitati al primo piano della palazzina del Belgiardino (sotto c’è il bar) negli anni 2014 e 2015, quando abbiamo avuto in gestione piscine e centro estivo. E perché dovremmo pagare 5mila euro per l’uso dell’impianto di una gara sospesa dalla Federazione Nuoto dopo che i primi due bambini che si sono tuffati si sono sentiti male per il freddo? L’acqua era sotto i 23 gradi».

Settimana intensa per Gigi Bisleri, rieletto nel 2017 presidente della Wasken Boys dopo il caso piscine che ha portato alla sbarra l’ex presidente Luigi Pasquini e l’ex sindaco Simone Uggetti. Dopo le ingiunzioni di pagamento a Wb da parte di Gis, società comunale in liquidazione che in passato gestiva gli impianti sportivi, c’è stata una prima udienza il 14 marzo; l’altra è in programma oggi. A margine dell’assemblea di lunedì sera, chiuso in positivo il bilancio, Bisleri si interroga sulla vicenda: «Pasquini è stato presidente da gennaio 2013 a settembre 2016, lasciandoci in una situazione debitoria. Abbiamo saldato tutti i debiti coi privati mentre è rimasta aperta la questione tra Comune-Gis e Wb: nel 2017 ci sono arrivate le ingiunzioni di pagamento, risalenti sin dal 2013. Perché Uggetti e Pasquini non hanno gestito questi presunti debiti? Noi abbiamo cercato un accordo prima col commissario, poi col vicesindaco Lorenzo Maggi, incontrato l’ultima volta a febbraio: ha promesso di informarsi ma non l’abbiamo più sentito. Nel frattempo apprendiamo che la sindaca Sara Casanova lamenta dei 40 conteziosi coi cittadini che comportano 100 mila euro di spese legali e lancia l’iniziativa #dilloalsindaco. Non abbiamo chiesto noi di andare in causa, anzi. Il Comune ci ha chiesto di mantenere viva la festa sul fiume e l’abbiamo fatto, così come portiamo avanti il Palio da 31 anni. L’Amatori Wasken Hockey ha vinto lo scudetto italiano. Dopo 66 anni di attività ci meritiamo un interlocutore serio: siamo disposti a pagare, ma solo il dovuto. Nella convenzione per il Belgiardino non c’è scritto che avremmo dovuto pagare le bollette, di contatori distinti, dei profughi. E quando la gara di nuoto è stata annullata noi abbiamo subito un danno».

La gestione Pasquini ha comportato anche il passaggio degli atleti Wb di pallanuoto, nuoto e nuoto sincronizzato a Sporting Lodi: «Era da evitare, ma ci stiamo rifacendo col vivaio dell’hockey - conclude Bisleri -. Rilanciamo la Wasken dall’assemblea tenuta apposta il 19 marzo, giorno in cui, nel 1952, lodigiani divisi tra bartaliani e coppiani si sfidarono (vinsero i bartaliani) e diedero poi vita alla Wasken Boys: 7 sono ancora tra i soci fondatori».