Volontario di Protezione civile ucciso alla gara di dragster Assolti entrambi gli imputati

Sono stati assolti i due imputati che erano a processo per la morte di Vincenzo Avagliano, settantatreenne di Gropello Cairoli, volontario della Protezione civile rimasto ucciso il 4 maggio 2018 nell’ambito delle prove di una manifestazione automobilistica a Rivanazzano. Davanti al giudice dell’udienza preliminare Luigi Riganti, sono comparsi in Tribunale il responsabile dell’associazione sportiva che aveva organizzato l’evento e il direttore di gara. Avevano scelto il rito abbreviato, l’altro giorno in udienza sono stati assolti perché il fatto non sussiste.

"Siamo molto soddisfatti che siano stati riconosciuti la fatalità dell’accaduto e il fatto che ogni precauzione fosse stata adeguatamente presa", ha commentato l’avvocato Girolamo De Rada, che ha assistito il responsabile dell’organizzazione nelle varie fasi del procedimento. Le motivazioni della sentenza saranno depositate tra novanta giorni. Avagliano, che era conosciuto in provincia di Pavia e in particolare in Lomellina per il suo impegno da volontario sia nell’ambito del soccorso sanitario sia in quello della Protezione civile, era a bordo pista per svolgere le previste attività di assistenza proprio in virtù del suo ruolo. L’evento era una gara di dragster, veicoli da corsa che vengono utilizzati per competizioni di accelerazione, particolari auto molto potenti dotate di paracadute per poter essere fermate date le alte velocità che possono raggiungere.

Il giorno della tragedia, sembra a causa del forte vento, mentre erano in corso le prove della gara la fune del paracadute di uno dei veicoli in pista si è tesa fino a scattare e colpire fatalmente il volontario in servizio. La Procura aveva avviato un’inchiesta per chiarire se ci fossero eventuali responsabilità, in particolare in relazione alle misure di sicurezza adottate. Erano quindi stati indagati il membro dell’organizzazione e il direttore di gara, che ora sono stati assolti.

Nicoletta Pisanu