Violenze tra le mura di casa Da gennaio 15 ammonimenti

Lodi, la questura sottoscrive il protocollo Zeus con un criminologo clinico. Opportunità di un percorso educativo per evitare che si arrivi ai femminicidi

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di Paola Arensi

Dall’inizio dell’anno, a Lodi e provincia, il questore Nicolino Pepe ha emesso 15 ammonimenti per violenza domestica e 8 ammonimenti per atti persecutori. L’ammonimento per atti persecutori, per violenza domestica e per cyber-bullismo, non ha un carattere sanzionatorio penale, ma una natura preventiva. Questi fenomeni sono purtroppo in crescita. Così il questore ha firmato il protocollo “Zeus“, già attivo in altre province lombarde. Lo ha siglato insieme a Paolo Giulini, criminologo clinico, professore dell’Università Cattolica di Milano e presidente della Cooperativa Sociale Cipm “Centro Italiano per la Promozione della Mediazione“.

In questo modo la persona colpita da ammonimento del questore, autrice quindi di atti persecutori, di violenza domestica ai danni di un familiare o di cyber-bullismo (minorenne), sarà coinvolta in un trattamento volto al miglioramento della gestione delle proprie emozioni. Si occuperà dell’applicazione di Zeus la Divisione Anticrimine della Questura, diretta dal primo dirigente Paolo Monnanni, con l’obiettivo di intervenire prima che accada ancora di peggio. Gli incontri, con adesione volontaria, saranno invece curati da psicologi del Centro. "I comportamenti violenti non esplodono all’improvviso, ma sono preceduti da malfunzionamenti relazionali, caratterizzati da dinamiche in progressione – chiarisce Pepe –. Tant’è che gli atti di violenza estrema, nella maggior parte dei casi, sono anticipati da atti persecutori eo episodi di maltrattamenti, maturati in un contesto di isolamento di vittima e autore". La polizia di Stato intende intercettare i comportamenti che integrano i cosiddetti reati “sentinella“. "Favoriamo – spiega Giulini – la consapevolezza, da parte del soggetto colpito da ammonimento, del disvalore sociale, della lesività delle condotte violente e prevaricatorie, cercando di prevenirne la reiterazione. II soggetto ammonito a noi inviato, trova la possibilità di una riflessione e di ascolto.