Lodi, il vincitore c’è: incassati i 209 milioni del Superenalotto

Estrazione record del 13 agosto. Via alle procedure, ma in segreto

Il titolare dl bar Marino di Lodi, Guglielmo Poggi

Il titolare dl bar Marino di Lodi, Guglielmo Poggi

Lodi, 9 ottobre 2019 - Forse il tam-tam mediatico delle ultime settimane, dovuto alla notizia della mancata riscossione immediata della vincita, ha messo fretta al superfortunato misterioso di Lodi. Oppure sono state proprio il clamore e le voci che giravano in città a fargli scoprire di essere lui il vincitore, magari recuperando da una tasca una schedina dimenticata e rileggendo bene la magica sequenza del 6 dei record - 7, 32, 41, 59, 75, 76 - generata tramite Quick Pick, un sistema Sisal che crea casualmente la giocata. Fatto è che dopo quasi due mesi è passato all’incasso: ieri la Sisal ha reso noto che la schedina vincente del Jackpot dei record del Superenalotto da 209 milioni, centrato lo scorso 13 agosto nel bar Marino, in centro a Lodi, a pochi metri dal Duomo, con una giocata di soli 2 euro, è stata presentata per le procedure di ritiro del premio dopo due mesi dalla giocata.   Il titolare del tagliando milionario lo ha fatto attraverso l’addetto di un ente bancario, incaricato appositamente, che si è rivolto agli uffici Sisal di Milano, in via Tocqueville, in zona Garibaldi, con in mano la ricevuta dei record che in questi mesi ha fatto sognare tutti i lodigiani e non solo. Resta ovviamente riservata l’identità del vincitore, ma il dato certo è che la somma di 184 milioni di euro (dei 209 milioni di euro le commissioni saranno pari a 25 milioni di euro da versare all’Erario) verrà accreditata entro martedì 12 novembre 2019, in quanto, secondo il regolamento di gioco, la somma è data entro 91 giorni solari dal giorno successivo alla pubblicazione del Bollettino ufficiale.   Si chiude così una vicenda che tanto aveva fatto discutere. Il vincitore aveva comunque ancora più di 30 giorni a disposizione. Per legge ci sono tre mesi di tempo - quindi fino all’11 novembre - per riscuotere una vincita: quindi l’anonimo fortunato non rischiava ancora di vedere finire quel montepremi nelle casse dello Stato. Per farlo - visto che la cifra supera il tetto di 52mila euro - doveva per forza presentarsi con la ricevuta della giocata, integra e originale, negli uffici della Sisal (due sedi, a Milano e Roma): impossibile, ovviamente, un ritiro in contanti nella tabaccheria dove è stata giocata la schedina, come avviene per le piccole cifre, ma una procedura più complessa e fatta solo con bonifici bancari. Naturalmente la caccia al lodigiano più fortunato della storia (concesso che sia un residente, ma Lodi non è una meta turistica soprattutto a Ferragosto) non si ferma.

Con la conferma dell’esistenza di un vincitore, in città la curiosità di scoprire il nome del neo milionario è aumentata. Già ieri sera nei bar del centro, durante il classico aperitivo lodigiano, non si parlava di altro. L’identikit più gettonato è che si tratti di un lodigiano doc, magari anche un prete della curia che sta a cento metri di distanza e che di solito tenta la fortuna al bar Marino, o un bancario dell’ex sede centrale della Banca Popolare di Lodi, che si trova ad appena una decina di metri dal bar. In serata, a testimoniare il clima di curiosità e agitazione generato dalla riscossione della mega-vincita, è anche arrivata ai giornali una e-mail - dal vistoso aspetto di fake-news - che tracciava il ritratto del fortunato come un pensionato di 69 anni. Impossibile verificare.