Iniziata la vaccinazione dei farmacisti: in coda anche over 80 e tirocinanti

Lodi, le testimonianze di coloro che ieri hanno ricevuto la prima dose nella tensostruttura del Maggiore

La tensostruttura nella quale si effettuano le vaccinazioni all’ospedale Maggiore

La tensostruttura nella quale si effettuano le vaccinazioni all’ospedale Maggiore

Lodi, 24 febbraio 2021 - «Una giornata da ricordare", dice Federica Belloni, 31 anni, una delle prime farmaciste a ricevere il vaccino all’interno della tensostruttura posizionata all’ospedale Maggiore davanti all’ingresso di via Secondo Cremonesi. È partita ieri mattina nel Lodigiano la campagna vaccinale anti-Covid per i farmacisti della città. Una categoria, che soprattutto nella prima ondata dell’emergenza sanitaria, è stato il vero punto di riferimento per i tanti cittadini spaventati dalla diffusione del virus e con l’ospedale in quei giorni di confusione stracolmo di pazienti ricoverati.

A ricevere le prime dosi del vaccino AstraZeneca sono stati coloro che hanno dato l’adesione e rientrano nella fascia di età tra i 18 e i 65 anni. Per questo vaccino sono previste due dosi come per Pfizer ma la seconda, contrariamente all’altro, si farà a distanza di tre mesi. Chi riceverà la somministrazione in questi giorni, dunque, effettuerà la seconda a maggio. "Noi farmacisti nell’ultimo anno siamo stati un punto di riferimento per tanti cittadini – spiega Federica Belloni, 31 anni, che lavora in una farmacia a San Bernardo –. Con la pandemia, e gli accessi limitati negli ospedali, il nostro ruolo è sempre più importante. Siamo consapevoli di questo. E ora con il vaccino abbiamo una tranquillità in più nel gestire tutti i clienti". Continua intanto anche la somministrazione per gli over 80. La campagna è partita giovedì scorso e ha permesso di vaccinare prima gli ultranovantenni, poi tutti gli anziani fino agli 80 anni compiuti e che si sono prenotati al call center regionale. Ieri mattina, poco dopo le 8, i primi accessi all’ospedale di Lodi: gli anziani possono essere accompagnati in auto fin sulla rampa che porta alla tensostruttura sul lato di via Secondo Cremonesi, poi il personale all’interno si occupa delle operazioni burocratiche. Dopo il vaccino occorre aspettare mezz’ora all’interno prima di poter andarsene. Dopo i primi giorni di difficoltà di gestione, ieri, tutto è filato liscio. Le attese sono state molto contenute, nonostantequalche rallentamento dovuto alla necessità degli infermieri di fermarsi ogni sei dosi di Pfizer per preparare le altre composizioni.

Maria De Carli, 82 anni di Lodi, che è stata accompagnata dalla figlia in ospedale a Lodi, ha atteso solo qualche minuto in più per la somministrazione. Già fissato per il 16 marzo l’appuntamento per la seconda dose. "Abbiamo aspettato un’oretta, ma ci siamo trovati bene – riferisce la figlia della 82enne –. Ho prenotato la dose per mia madre mercoledì scorso e sabato dall’Asst di Lodi abbiamo ricevuto la comunicazione con l’appuntamento fissato per oggi (ieri per chi legge, ndr )". Contenta di aver finalmente ricevuto la propria dose anche la signora Maria. "È importante fare il vaccino in questo momento - dice la pensionata poco dopo essere uscita dall’ospedale -. Ora mi sento più al sicuro".

Spazio ieri anche per i giovanissimi. Si tratta di tirocinanti che si recano ogni giorno in ospedale per continuare la propria istruzione. Una situazione che ha costretto tanti studenti a fermarsi con l’inizio della seconda ondata a ottobre, per poi riprendere solo dopo aver ottenuto la copertura vaccinale. Come nel caso di Chiara Gariboldi, 23 anni, studentessa in Fisioterapia, che potrà riprendere a fare il tirocinio in ospedale a Sant’Angelo dopo mesi di stop. "Per me il vaccino significa anche ripresa della normale attività in ospedale – dice Chiara –. Da ottobre sono ferma perché nelle strutture ospedaliere possono accedere ai tirocini formativi solo chi ha ricevuto la propria dose. Per questo sono contenta di aver ricevuto il vaccino. Così potrò tornare sul campo per imparare la professione". Intanto l’Asst di Lodi fa sapere che sono 156 le dosi di vaccino Pfizer che vengono somministrate tra Lodi e Codogno agli over 80. In sei giorni sono state date quasi mille prime dosi. Per AstraZenica la media è di 102 dosi al giorno per un totale finora di 600 vaccinati.