Lodi, dall'università a casa un percorso pericolosissimo

Manca la pista ciclopedonale promessa nel 2017 e gli studenti camminano su una strada a rischio incidente

Il sottopassaggio che porta all’università

Il sottopassaggio che porta all’università

Lodi, 11 ottobre 2018 - Alle 16.30 di ieri due studentesse hanno rischiato di essere investite da un tir e un’auto che avevano imboccato l’uscita della tangeziale in direzione di Lodi Vecchio. Ogni giorno il pericolo è lo stesso. Sono almeno una ventina gli studenti che frequentano la Facoltà di Veterinaria che ogni giorno preferiscono andare a piedi verso casa alla fine delle lezioni scegliendo di non prendere l’autobus. Al momento però l’unica strada percorribile, ma molto pericolosa, prevede l’attraversamento di un pezzo di poco meno un chilometro che dal polo universitario porta alla via del Sandone e poi al sottopasso ciclopedonale che collega il quartiere di San Fereolo a via Lodi Vecchio (dove risiedono molti degli studenti fuori sede). In mezzo, c’è un tratto di quasi 200 metri senza marciapiede, vietato a pedoni e ciclisti, poco illuminato, ogni giorno attraversato da auto e mezzi pesanti in entrambe le direzioni. I rischi sono enormi.

Il Broletto a dicembre 2017 aveva annunciato il progetto di un nuovo percorso ciclopedonale per “avvicinare” il polo universitario appena inaugurato alle residenze in città. Per realizzare l’opera verrà sfruttato un canale già esistente: si tratta della roggia Bargana, a San Fereolo, che verrà prosciugata e asfaltata. Ad annunciare il progetto del tracciato, che si estenderà per circa un chilometro con un costo di 350mila euro, era stato il sindaco Sara Casanova. L’obiettivo era di inaugurarlo entro l’inizio dell’anno accademico, ma a oggi i lavori non sono ancora partiti. Diversi i nodi critici evidenziati negli ultimi mesi durante tutta la realizzazione del progetto. Nell’opera è stato necessario fare i conti con due interferenze: da una parte infatti la pista incrocia lo snodo delle rogge Bargana e Bertonica. E su questo punto è stato avviato un confronto del Comune con il Consorzio Muzza. Solo pochi giorni fa si è concluso l’iter della Conferenza dei Servizi e anche della manifestazione di interesse che ha portato a individuare i 15 operatori economici che verranno invitati a partecipare alla gara di appalto. Entro 15 giorni la Giunta approverà il progetto esecutivo, passaggio preliminare all’indizione della gara. Poi bisognerà aspettare l’assegnazione dei lavori. Insomma il progetto potrebbe diventare realtà solo nel 2019. Intanto la situazione per gli studenti che hanno già iniziato a frequentare il polo universitario resta complicata.