Troppi decessi per colpa del Covid Nel cimitero mancano loculi

San Rocco al Porto, per tamponare la situazione convertito l’utilizzo di alcune cappelle esistenti

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di Paola Arensi

Dopo la pandemia, a San Rocco al Porto mancano loculi: finanziato il progetto per realizzare nuove tombe. Durante il tragico periodo iniziale del Covid, ma anche nei mesi successivi, il paese ha registrato un aumento di decessi importante. Situazione imprevista che ha portato ad una diminuzione della disponibilità di loculi nel cimitero del capoluogo. A San Rocco sono morti, vittime del Coronavirus, diversi cittadini. Si ricorda, uno su tutti, Ivano Vezzulli, l’amato medico di medicina generale che assisteva anche gli ospiti diversamente abili della Cooperativa Amicizia di Codogno.

Oggi l’amministrazione comunale del sindaco Matteo Delfini ha dovuto intervenire per fronteggiare la situazione. Rilevata la carenza di spazi al cimitero, per rispondere al fabbisogno di tombe necessario nei prossimi anni, sono quindi stati eseguiti interventi di recupero delle cappelle esistenti, che sono state convertite in cappelle ad uso loculi. Un modo per tamponare nell’immediato la situazione. Ma questa non è l’unica soluzione pensata. Contemporaneamente, infatti, è stato determinato di realizzare un nuovo blocco di loculi. Comparto adiacente a quello realizzato negli anni 2015-2016 e che sarà necessario per avere un’autosufficienza nel medio e lungo periodo. Per arrivare alla realizzazione e ottenere le dovute autorizzazioni da parte della Sovrintendenza, occorre però redigere un progetto (fattibilità – definitivo – esecutivo) per l’intervento di realizzazione dei nuovi loculi da inserire nelle mappe col codice LZ2. Il Comune si è quindi rivolto all’architetto Riccardo Sverzellati, che ha già lavorato in passato per il Comune di San Rocco al Porto e già progettista del blocco di loculi individuato nelle mappe col codice LZ1. Il professionista lavorerà per un importo pari 8.665 euro più iva.