Uccisa col fidanzato a Pordenone, sotto la lente i segreti di Teresa Costanza e del fidanzato

Zelo Buon Persico, l'assicuratrice ballava la lap dance in discoteca conn lo pseudonimo di Greta mentre il militare Trifone Ragone faceva l'accompagnatore. Aperte tutte le piste, dal delitto passionale alla mano della malavita fino a un giro di anabolizzanti in palestra

Le due vittime, Trifone Ragone e Teresa Costanza

Le due vittime, Trifone Ragone e Teresa Costanza

Zelo Buon Persico, 21 marzo 2015 - Teresa Costanza nei fine settimana ballava la lap dance in discoteca, Trifone Ragone, tolta la mimetica di ordinanza, frequentava altre donne. Anche di mezz’età. Più gli inquirenti passano al setaccio la vita privata dei fidanzati uccisi martedì sera a Pordenone, con sei colpi di pistola calibro 7.65, più sbiadisce la foto della ‘coppia di bellissimi’, unita, gelosa e appassionata, scattata da amici e familiari sentiti dagli inquirenti. Niente di illecito per le vittime, ma, scandagliando le email, i messaggi sui social e gli sms della coppia, vengono a galla anche i segreti del sottufficiale dei carristi e della sua compagna assicuratrice. «Non stiamo cercando indizi di colpevolezza su questi due ragazzi – precisano gli investigatori –, ci mancherebbe. Cerchiamo solo il punto di congiunzione che può essere anche assolutamente casuale tra le loro esistenze e quella del killer».

La caccia, prima ancora che all’assassino – non per forza un uomo a riascoltare bene le parole del procuratore capo di Pordenone, Marco Martani («La 7.65 non è un’arma da professionista. La può maneggiare anche una donna») –, è al movente. Un corteggiatore non corrisposto di Teresa? La lunga mano della malavita che vent’anni fa eliminò lo zio della ragazza? Oppure una qualche frequentazione pericolosa nelle discoteche.BELLISSIMI Le due vittime, Trifone Ragone e Teresa Costanza. Sotto, la ragazza balla la lap dance

Qui l’assicuratrice ballava di tanto in tanto come cubista (nella foto), con lo pseudonimo di Greta, mentre il militare alle volte prestava servizio come addetto alla sicurezza. Gli inquirenti non escludono che il delitto possa essere maturato negli ambienti dei locali notturni, magari dopo una proposta o una avance declinata bruscamente. Ma, seguendo sempre la pista passionale, dietro il duplice omicidio potrebbe nascondersi anche una lei respinta da Trifone che, si scopre, avrebbe arrotondato lo stipendio della Difesa come accompagnatore di donne sole, anche più mature di lui.

Il pool di investigatori lavora febbrilmente, con riunioni operative che si susseguono durante le giornate. «Stiamo analizzando ogni fotogramma della vita di questa coppia – dicono i detective –. Le vittime avevano un’esistenza variegata e intensa e per questo motivo appare arduo risalire a ogni contatto».

Nessuna pista viene privilegiata, né scartata, compresa quella di un giro di anabolizzanti nelle palestre frequentate dal carrista, appasionato di pesistica come di concorsi di bellezza. C’è il timore che il soldato possa aver visto o appreso fatti tanto compromettenti da comportare una reazione violenta conclusasi con un duplice omicidio.

Sul fronte dell’autopsia, l’esame ha confermato la dinamica emersa dalla tac cranica eseguita all’indomani dell’agguato nel parcheggio del palazzetto dello sport: cinque i colpi andati a segno, di cui tre hanno colpito l’uomo – uno alla tempia e due alla mandibola, tutti a bruciapelo – e due la fidanzata, che potrebbe aver visto in faccia il killer, ma non ha avuto il tempo di difendersi e cercare la fuga scendendo dall’auto. Si ipotizza che Ragone sia stato freddato mentre si stava accomodando sul lato passeggero dell’utilitaria di famiglia – preso di spalle, una gamba è rimasta fuori dall’abitacolo –, mentre la compagna è morta alla guida del veicolo, quando stava per mettere in moto. Nel tentativo disperato di sottrarsi ai colpi, Teresa avrebbe schivato un proiettile, che l’ha centrata di striscio alle labbra, distruggendo poi il finestrino della Suzuki. Gli altri due colpi non le hanno dato scampo, centrandola al capo.

 

I FUNERALI Teresa Costanza e Trifone Ragone, i due fidanzati uccisi martedì sera in un agguato all'esterno del Palazzetto dello Sport di Pordenone, riposeranno in località diverse. La decisione è stata presa dalle rispettive famiglie. Per quanto riguarda Teresa Costanza, è già stata depositata in Procura la richiesta di trasporto delle spoglie a Zelo Buon Persico ( Lodi), la cittadina dove i genitori dell'assicuratrice abitano da alcuni anni dopo aver lasciato San Donato Milanese (dove giunsero una ventina di anni fa, provenienti dalla Sicilia). Trifone Ragone, invece, riposerà a Adelfia (Bari)dove risiedono ancora i suoi genitori.