Lodi, tariffe degli autobus abbassate del 17 per cento

Passerini: "Siamo riusciti a far capire che realtà come Sant’Angelo e Codogno dovevano per forza far prevalere i mezzi su gomma"

Autobus nel Lodigiano: tante le richieste avanzate dai Comuni

Autobus nel Lodigiano: tante le richieste avanzate dai Comuni

Lodi, 16 ottobre 2019 - «Da ottobre, grazie al lavoro di concertazione effettuato con l’Agenzia di Bacino, il 97% dei pendolari lodigiani ha ottenuto un abbassamento medio delle tariffe del 17% e abbiamo salvaguardato il trasporto pubblico su gomma di grandi comuni come S.Angelo e Codogno». Il presidente della Provincia, Francesco Passerini, e il consigliere delegato ai Trasporti Alessandro Dalla Bella, dopo aver incontrato la scorsa settimana i comuni sopra i 5 mila abitanti per raccoglierne le richieste, hanno fatto il punto, ieri, dei risultati già raggiunti dal febbraio 2018, quando la giunta provinciale ha iniziato l’interlocuzione con l’Agenzia di Bacino (che comprende Milano, Monza e Brianza, Pavia e Lodi) a partire dall’abbassamento delle tariffe.

«Non è stato facile far valere la nostra peculiarità territoriale, dato che noi, nell’Agenzia, contiamo il 3,9%, contro il 56% di Milano e il 12% della Regione - commenta Passerini -. Ma, al contrario di Milano, il nostro territorio è vasto e non densamente popolato, e ha un’unica linea ferroviaria. Per cui, anche se la tendenza della metropoli è di facilitare lo scambio ferro-gomma, siamo riusciti a far capire che realtà come S.Angelo e Codogno dovevano per forza continuare a far prevalere il trasporto su gomma. Per la maggior parte dei pendolari abbiamo ottenuto un abbassamento delle tariffe a partire dal 10 fino a punte del 27%».

«Dialogando siamo riusciti a sanare alcune situazioni - spiega Dalla Bella -, come aggiungere un bus dopo che l’istituto Bassi di Lodi ha deciso di far uscire tutti gli studenti, il sabato, alle 12, mentre altre, come implementare le corse da Lodi Vecchio verso la stazione di Tavazzano o trattare, questa settimana, con le società di trasporto perché nei piccoli comuni i negozi non ci sono o sono pochi e non fanno vendita dei biglietti perché dovrebbero preacquistarli, le stiamo affrontando».

 Resta aperta la questione di Tavazzano, a cui è stata imposta la tariffazione integrata (treno più metro o bus), con rimborso a richiesta da parte di chi, in realtà, usa solo il treno ed ha subito un aumento ingiustificato, dovendo poi sottomettersi a un iter burocratico, consentito tra l’altro solo a particolari condizioni, per recuperare la maggiorazione: «I dati di bacino ce li ha l’Agenzia, ma ci risulta che la maggior parte dei pendolari che gravita su Tavazzano, comunque, non si limiti ad usare il treno e sia avvantaggiato dunque dalla tariffa integrata che comporta uno sconto, rispetto ai due biglietti separati, del 20% - replicano Passerini e Dalla Bella -. Comunque c’è un’interlocuzione in corso attraverso il Comune. Intanto noi la prossima settimana convocheremo i comuni sotto i 5 mila abitanti e poi porteremo l’argomento trasporto pubblico nell’assemblea dei comuni».