Coronavirus, tamponi ai bimbi: a Lodi i punti prelievo presi d’assalto

Code nei quattro centri dedicati al test anti-Covid. L’Asst: "Stiamo lavorando per evitare disagi"

La coda davanti allo sportello dell’ospedale Maggiore di Lodi

La coda davanti allo sportello dell’ospedale Maggiore di Lodi

Lodi, 24 settembre 2020 - Tamponi agli studenti: i punti prelievo dedicati nei 4 ospedali sono stati presi d’assalto. L’Asst cerca di gestire le code ma c’è chi chiama i carabinieri per gli assembramenti e l’Ats (salvo poi correggersi) posta un elenco degli ambulatori, diventato presto virale nelle chat, che manda le persone a due tensostrutture aggiuntive all’ospedale di Codogno e al Maggiore di Lodi che però ancora non esistono.

La polizia locale di Sant’Angelo, su richiesta dei carabinieri, è intervenuta martedì in seguito alla segnalazione di un assembramento presso il punto prelievi del Delmati: quando gli agenti sono arrivati, verso le 10, le condizioni erano nella norma. In questi giorni, però, file anche all’ospedale di Lodi: "Lunedì e martedì la nostra guardia giurata ha fatto su e giù tra ingresso e primo piano per smistare le persone ed evitare che si formasse un ingorgo - spiega Salvatore Gioia, direttore generale Asst, ieri all’ingresso del Maggiore col suo staff per monitorare la situazione - E a Codogno, per accelerare le procedure, abbiamo aiutato le persone che si erano presentate per i tamponi-scuola senza la necessaria autocertificazione. Stiamo effettuando 160 tamponi al giorno in tutta l’Asst, di cui 95-110 a Lodi, e in media 30-35 negli altri presidi".

Tra le famiglie presentatesi per i tamponi, ieri, al Delmati, anche da fuori provincia, c’era chi aveva una figlia con la febbre alta e raccomandava la distanza e chi aveva portato il figlio, sempre su mandato di scuola o pediatra, per sintomi come vomito o raffreddore. Tutti nello stesso ambulatorio, usato di prima mattina per i prelievi di sangue di routine: "Tutti quelli che arrivano sono casi sospetti ma serve la responsabilità sociale - sottolinea Gioia - Se vengono rispettate le norme di distanziamento, uso di gel, mascherina e misurazione della febbre (rilevati con sistema automatico al Maggiore, ndr), ci si mette al riparo in va preventiva dal contagio, la trasmissione del virus è difficile. Altrimenti dovremmo chiudere, far aspettare la gente fuori, sotto pioggia o sole. Inoltre, se non reggiamo, i punti prelievi passeranno da 4 a 2. Stiamo comunque preparando degli scenari predittivi e lavorando per aumentare i servizi. Le code, qui alla reception, sono per chi chiede la password per accedere al proprio Fascicolo elettronico e avere il responso del tampone entro sera. Con la Regione e con l’ente locale stiamo lavorando per creare un percorso separato per i tamponi scolastici, qui al Maggiore o in una tensostruttura in altro punto della città che sia più accessibile per traffico e parcheggi".