Sant'Angelo, scritte ingiuriose contro il parroco e svastiche

A turbare la comunità, nel week end, anche l'allerta per un fucile che spuntava da una finestra: era un'arma giocattolo

Le scritte ingiuriose sul muro dell'oratorio San Rocco

Le scritte ingiuriose sul muro dell'oratorio San Rocco

Sant'Angelo, 21 maggio 2018 - Due fatti hanno turbato la comunità barasina durante il fine settimana: delle scritte ingiuriose contro il parroco e l'allerta scattata nel gruppo di controllo di vicinato, col coinvolgimento successivo dei carabinieri, per alcuni colpi sparati da un'arma, poi rivelatasi giocattolo.

Nella notte tra sabato e domenica il muro di cinta dell'oratorio di san Rocco, in via Colombo, nel quartiere popolare Pilota, è stato imbrattato con scritte ingiuriose, nemmeno in italiano corretto, contro il parroco, don Angelo Manfredi, e con simboli richiamanti il fascismo. 'Don A', 'Don Angelo', 'pidoflilo' e 'pidofilo' è stato scritto vicino a dei simboli che richiamano delle svastiche ma non sono neppure disegnati correttamente. Il muro è poco distate dal luogo dove il 10 marzo scorso era stata trovata una Madonna decapitata, anche se subito dopo si era scoperto che si era era trattato di una 'atto vandalico' compiuto da alcuni ragazzini e andato oltre le loro stesse intenzioni. Tra domenica e lunedì la comunità si è stretta attorno al suo parroco, che ha ricevuto tante manifestazioni di solidarietà.

Nelle prime ore del pomeriggio di domenica, invece, nelle case popolari Gescal, il gruppo di controllo di vicinato ha inviato alla caserma dei carabinieri una foto in cui si vedeva una canna di fucile spuntare da una finestra. "E' stato visto questo buontempone che ha tirato fuori una carabina, forse per sparare a qualche piccione - spiega il sindaco Maurizio Villa -. Gente che abita lì vicino e che fa parte del progetto di controllo di vicinato con Prefettura e forze dell'ordine ha scattato una foto e l'ha inviata ai responsabili di zona, che l'hanno girata ai carabinieri, i quali sono intervenuti prontamente". I militari hanno comunque appurato che si trattava di un fucile ad aria compressa e dunque la vicenda non ha avuto ricadute. "E' comunque significativo che il controllo di vicinato, cui hanno aderito ad oggi una 40ina di residenti, sta funzionando" - conclude il sindaco.