Lodi, aggredito nella stazione della paura: ridotto in coma e lasciato senza vestiti

È un giallo l’episodio avvenuto alla stazione di Lodi, un luogo che sempre più fa paura

Polizia in stazione a Lodi

Polizia in stazione a Lodi

Lodi, 6 novembre 2017 - Aggredito, derubato dei suoi vestiti, ridotto in coma e lasciato in strada seminudo. È un giallo l’episodio avvenuto alla stazione di Lodi, un luogo che sempre più fa paura. Alle 22,15 di sabato sera la polizia di Stato è intervenuta per un’aggressione a scopo di rapina. Vittima un richiedente asilo nigeriano di 35 anni, che è stato soccorso incosciente per un trauma cranico. Era in condizioni gravissime. L’uomo è stato trovato ferito proprio davanti alla stazione. Stando alle dichiarazioni di alcuni testimoni alle forze dell’ordine, un gruppo di persone l’avrebbe preso a calci e pugni facendolo cadere a terra e portandogli via anche alcuni abiti.

La rapina o la spedizione punitiva sono le ipotesi prevalenti. Oltre agli agenti, sono arrivati gli operatori della Croce Rossa di Lodi e i sanitari dell’automedica che, viste le gravi condizioni dell’uomo, all’ospedale Maggiore di Lodi. Le sue condizioni sono migliorate, ma resta in prognosi riservata per il forte trauma cranico e per un altro trauma a un occhio. La polizia ha raccolto i racconti dei testimoni e ha acquisito i filmati della videosorveglianza dello scalo ferroviario. Si tenta quindi di dare un volto agli aggressori attraverso gli occhi elettronici. Tutto per ricostruire meglio la vicenda. Lo straniero è da tempo domiciliato in una comunità di Lodi.

Poche ore dopo e a poche centinaia di metri dalla stazione è stata segnalata una seconda aggressione. Anche in questo caso sono rimasti coinvolti extracomunitari ed è intervenuta la polizia di Stato. In questo secondo caso è rimasto ferito un giovane di 21 anni, colpito alla caviglia. La Croce Rossa lo ha portato all’ospedale.