Spaccio di droga nei parchi di Lodi: arrestati 7 gambiani

Operazione “Hide and Seek", altre due persone sono state denunciate

Blitz della polizia nei parchi di Lodi

Blitz della polizia nei parchi di Lodi

Lodi, 27 maggio 2020- Operazione “Hide and Seek” (nascondino) contro lo spaccio vicino alle scuole, scattano sette misure cautelari e due denunce. Blitz della polizia di stato per sferzare un colpo allo spaccio di droga monitorato da anni vicino alle scuole.

Sette gambiani sono stati accusati a vario titolo di detenzione e cessione di sostanza stupefacente. Nel mirino, in particolare, lo spaccio al dettaglio nei parchi del capoluogo di provincia dove gli interventi delle forze dell’ordine sono costanti da tempo. E’ emersa l’esistenza di una rete criminale, composta da cittadini extracomunitari, prevalentemente di cittadinanza gambiana, dedita all’attività di spaccio di hashish e marijuana. Fatti riscontrati soprattutto nei confronti di ragazzi minorenni. Con accertamenti che proseguono dal 2018. L’attività criminale aveva luogo principalmente nei parchi della città di Lodi, in particolare quelli di via delle Caselle, di viale Pavia e di via Fascetti e quindi proprio in prossimità di numerosi istituti scolastici. Il modus operandi del gruppo, secondo gli inquirenti, era collaudato: gli spacciatori si posizionavano all’interno del verde cittadino e dopo aver scavato buchi nel terreno, vi occultavano la droga, recuperando di volta in volta il solo quantitativo richiesto dagli acquirenti che si avvicinavano in quelle ore. Un gambiano del gruppo, intanto, a piedi o in bicicletta, girava nel quartiere per segnalare eventuali interventi delle forze dell’ordine.

Alcuni degli spacciatori si presentavano alla clientela usando soprannomi fantasiosi quali Sparta, Babilonia, Flex, Rasta o Boy. In alcune occasioni, pur di sottrarsi ai controlli, gli spacciatori non hanno esitato ad usare la violenza nei confronti dei poliziotti. I destinatari della misura cautelare sono tutti gambiani residenti in provincia di Lodi, di età compresa tra i ventuno ed i trentotto anni, in gran parte con precedenti. Per sei di loro sono stati disposti gli arresti domiciliari, per uno la custodia cautelare in carcere, mentre altri due indagati, un gambiano ed un nigeriano, entrambi classe 1997, sono indagati in stato di libertà. All’esito del costante e ripetuto controllo del territorio, quindi, la Procura ha sposato le risultanze del contrasto a tutto campo e si è arrivati ai provvedimenti.