Lodi, sottopasso Bassiana: no alle auto. "Dalla Giunta segnali di speranza"

Prove di dialogo tra i residenti e il Broletto. I cittadini temono traffico e inquinamento

Il sottopasso della Bassiana è utilizzato ora da pedoni, ciclisti e persino cavallerizzi

Il sottopasso della Bassiana è utilizzato ora da pedoni, ciclisti e persino cavallerizzi

Lodi, 12 febbraio 2021 -  Molte persone in giro a piedi e in bicicletta, qualcuna che porta a spasso il proprio cane, e perfino due cavallerizze. Questa è lo scenario della mobilità nel sottopasso della Bassiana in un normale pomeriggio di febbraio, una situazione che rischia di essere stravolta da un progetto del Comune che prevede l’apertura alle auto. Ieri però alcuni esponenti del Comitato sottopasso Bassiana formato da residenti e fruitori della zona hanno incontrato il vicesindaco Lorenzo Maggi e gli assessori Alberto Tarchini ed Ettore Fanfani per esporre le proprie ragioni contrarie all’ipotesi.

Un confronto che ha avuto un esito positivo: "Abbiamo illustrato criticità delle quali il Broletto non era a conoscenza – ha esordito Paolo Cattani –. Poi abbiamo sottolineato che l’apertura, pensata per aprire un collegamento più rapido verso il rione San Bernardo, porterebbe invece altri grossi problemi nella zona". Innanzitutto, come ha ricordato Lucia Cattani, "maggiori pericoli e un aumento dell’inquinamento dell’aria e acustico". Di fronte a queste osservazioni assessori e vicesindaco si sono dimostrati, ha commentato Giacomo Pides, "molto disponibili e ricettivi, hanno anche ascoltato quelli che secondo noi sono i problemi della zona. È stato fissato un altro incontro tra una decina di giorni, in particolare per quanto riguarda l’organizzazione degli spazi vicini al sottopasso".

Secondo Ferruccio Boeri le vere criticità del quartiere riguardano in buona parte "la manutenzione del manto stradale". Un primo passo che sembra essere foriero di buoni auspici per il comitato, ma la questione non si esaurisce qui: "Continueremo a fare vigilanza attiva sulla questione", ha concluso Mario Bellocchio, anche lui membro dello stesso comitato, gruppo che ha lanciato anche una petizione su Change.org, arrivata ieri a oltre 640 firme. Il confronto è stato apprezzato anche dal Broletto, che lo ha definito, in una nota, "all’insegna della cordialità e di un dialogo aperto, franco e costruttivo".