Vittorio Sgarbi visita i tesori artistici della Fondazione Opere Pie di Codogno

L'onorevole è stato nel Lodigiano per preparare una lectio sul pittore Magatti che terrà a settembre nell'ambito di una kermesse voluta dal Distretto del commercio locale

Il critico alla scoperta dei "tesori" artistici di Codogno

Il critico alla scoperta dei "tesori" artistici di Codogno

Codogno (Lodi), 12 luglio 2021 - Calorosa accoglienza, a Codogno, per l’onorevole Vittorio Sgarbi. La città, stanca di essere ricordata soltanto per il Covid, ha tanta cultura da mostrare e per valorizzare questo prezioso patrimonio, Sgarbi è stato in visita alla Fondazione Opere Pie. Si è discusso dello spettacolo e della mostra del 25 settembre, evento inserito nei cinque appuntamenti organizzati per valorizzare , con marketing di qualità, il distretto del Commercio. Sgarbi intende valorizzare l’artista Pietro Antonio Magatti di Varese al quale ha dato attenzione anche la sua Fondazione. Opere Pie, con il contributo della Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi, due anni fa ha infatti restaurato alcuni dipinti di valore artistico, custoditi nella chiesa di San Giorgio (edificio religioso che si trova all’interno della Fondazione codognina). Tra cui, appunti, un Magatti e in particolare il dipinto “San Pellegrino Laziosi guarito dal Crocifisso alla presenza della beata Giuliana Falconieri”, realizzato nel 1726. L’evento del 25 settembre sarà ospitato dal palazzo Soave di Codogno e sarà la prima tappa autunnale del festival Milanesiana: sotto i riflettori ci sarà il critico d’arte Vittorio Sgarbi, con una “lectio” sulla pittura di Magatti, che è stato anche autore del ciclo di affreschi che in origine decorava il chiostro della chiesa di Santa Maria delle Grazie di Codogno (Sgarbi è stato anche lì e al chiostro di San Fiorano noto come Mortorino ndr).

L’onorevole è stato accolto da Andrea Ragosta, direttore del teatro di Casale, capofila della karmesse, dal direttore e dal presidente di Opere Pie, Giovanni Grecchi e Gianni Stringhetti, insieme a consiglieri della struttura, al sindaco Francesco Passerini, all’architetto Giuseppe Falchetti, collezionista d'arte veneta, al restauratore dell’opera di Magatti, Fabio Zignani. Sgarbi ha studiato con curiosità il dipinto “San Pellegrino Laziosi”, commentando positivamente il suo restauro accurato e a Codogno proporrà un dialogo tra questa e un’altra sua opera dello stesso artista. Domenica il critico ha anche colto l’occasione per visitare la chiesa che ospita il capolavoro. Poi ha ricevuto in dono e autografato i volumi redatti e diffusi al momento del restauro e consumato un aperitivo con i presenti. A seguire gli intervenuti hanno fatto tappa al palazzo Soave, che sarà sede dell'evento di settembre, per organizzare la mostra di tele e documenti dell'archivio della Fondazione. Si tratta di carte che ricordano la generosità e la solidarietà dimostrata da tanti benefattori e in tempi antichi paragonabili all’oggi.