"Serve una Lodi più inclusiva"

Ancora troppe le barriere architettoniche. Un corso formerà professionisti nella progettazione accessibile

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di Paola Arensi

Servono città più inclusive. Per la prima volta realtà che si occupano di persone con disabilità propongono un corso per formare amministratori e professionisti competenti nella progettazione accessibile. "Anche Lodi ha diverse falle in questo senso e questo succede nonostante si sia sempre cercato di suggerire agli amministratori possibili soluzioni per l’inclusività". La pensa così l’architetto lodigiano Giovanni Barin (nella foto), referente Cleba, Comitato Lodigiano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (cui aderiscono le associazioni lodigiane “Ledha Lodi“ e “Genitori Tosti in tutti i posti“). Con la collega Nicoletta Wojciechowski, sarà tra i relatori del corso (per maggiori informazioni: http:bit.lyiscrizione_zero_barriere). "Nelle tante partecipazioni a incontri e convegni sul tema – afferma Barin – abbiamo sempre osservato l’interesse crescente dei professionisti nell’apprendere come le differenti disabilità si pongano di fronte alla tematica dell’accessibilità e del benessere ambientale. Che si tratti di un edificio, di un ufficio, di un parco o un oggetto, questi spazi devono poter essere utilizzati e vissuti da tutti. E a Lodi non è sempre così purtroppo". L’esperto ricorda quindi alcune "delle tante" barriere architettoniche presenti in città "anche dove sono stati fatti interventi recenti" evidenzia.

"In via Paolo Gorini – cita –, che conduce alla casa di riposo Santa Chiara, luogo in cui ci sono anche persone fragili, la viabilità è poco accessibile. Al Parco Isola Carolina ci sono pendenze fuori norma e un secondo accesso in viale Dalmazia, che, non essendo quello utilizzato da tutti, ghettizza. E’ una barriera culturale e sociale. Non è facile nemmeno accedere al municipio dal Broletto. Lungo l’Adda in via Mattei si è fatta la sponda rialzata, ma si poteva fare meglio. Le barriere non sono solo motorie ma anche sensoriali, chi non vede , per esempio, ha necessità di rilievi a terra. Qualcuna di queste indicazioni era stata messa in stazione ma, drammaticamente, anni fa, giravi e prendevi un muro in faccia". Il corso, patrocinato dagli ordini professionali, si terrà on line dal 31 marzo al 21 aprile. È stato voluto la Ledha.