Mascherine non a norma: sequestri negli ospedali lodigiani

I conteggi delle quantità dei dispositivi di protezione, che erano destinati al personale sanitario, sono in corso

L'esterno dell'ospedale di Lodi

L'esterno dell'ospedale di Lodi

Lodi - Blitz nei quattro ospedali dell’Azienda socio sanitaria territoriale di Lodi: il nucleo anti sofisticazioni sequestra mascherine non conformi. L’operazione, coordinata dalla Procura dui Gorzia che si sta svolgendo a livello nazionale, nasce a tutela del personale sanitario. Sono stati posti sotto sequestro, infatti, anche nel Lodigiano, dispositivi di protezione destinati proprio a chi lavora nei nosocomi, a partire dall’ospedale Maggiore di Lodi.

I Nas di Gorizia non sono stati direttamente a Lodi ma hanno inviato una notifica del provvedimento di sequestro. Ed è quindi partito il ritiro immediato delle mascherine. Asst Lodi dichiara che 24mila sono ancora in magazzino e le altre si stanno raccogliendo negli ospedali. La guardia di finanza di Gorizia ha avviato i sequestri perché in alcuni casi, tra i 250 milioni di lotti sotto sequestro in tutta Italia, hanno verificato che il filtraggio era soltanto del 10 per cento. Nel caso specifico di Lodi impossibile dire, al momento, quale sia la non conformità dell'unico lotto distribuito.

L’Asst si riserva di mandare una nota alla stampa in serata con ulteriori particolari. Al momento, quindi, non si conoscono nel dettaglio tipologia e quantità dei Dpi interessati dal provvedimento, che sono in fase di conteggio.

 A livello locale, a gennaio e febbraio, aveva fatto due esposti in merito anche il sindacalista di Codogno Gianfranco Bignamini della Federazione italiana sindacati intercategoriali. Ma in questo caso l'intervento delle forze dell'ordine nascerebbe a livello nazionale. I timori che qualcosa non andasse, comunque, erano nell'aria.