Lodi, la scuola che verrà: studenti a casa a rotazione

Prime indicazioni per le superiori in vista della riapertura di settembre. Un giorno a settimana ancora didattica a distanza

Francesco Passerini, presidente della Provincia

Francesco Passerini, presidente della Provincia

Lodi, 9 luglio 2020 -  Didattica a distanza a casa, a rotazione, per garantire le norme anti Covid, per gli studenti delle scuole superiori. A spiegare i primi passi verso l’organizzazione dei 14 plessi scolastici in cui studiano 10mila studenti in vista della riapertura dopo il lockdown per la pandemia è il presidente della Provincia, Francesco Passerini che, tramite piattaforma digitale, ha incontrato i dirigenti scolastici e il provveditore Yuri Coppi: "Il 90% degli istituti oggi è tranquillo: sin dal 2018 avevamo avviato degli interventi di edilizia scolastica che ci hanno permesso di ampliare gli spazi e in ciascun plesso ci saranno rotazioni a turno. Al Novello, per esempio, un giorno saranno a casa le seconde, un altro le terze e così via. Unico escluso il Tosi di Codogno che ha un centinaio di studenti in convitto e spazi vuoti sufficienti. Al Vegio il problema sono 3 classi in più legate a quel mancato 15% di turn-over che c’è in genere con le bocciature del primo anno. Noi potremmo anche farci carico di un affitto, ma il problema, poi, è: chi gestisce la sicurezza, il flusso degli alunni o si occupa della pulizie in altra sede? Tutte le scuole hanno bisogno di personale aggiuntivo. Il piano B è l’uso delle palestre. Il Miur martedì ci ha assegnato 750mila euro legati, però, a semplici manutenzioni".

Per tutti gli istituti quest’anno il calendario scolastico partirà in contemporanea il 14 settembre. Le scuole stanno lavorando ad accessi con orari differenzati tra le 8 e le 9 in ingresso, con misurazione della temperatura, e tra le 13 e le 14 in uscita, con turni anche per l’intervallo: "Le 14 sarà l’orario limite - sottolinea Passerini -. Bisogna tenere conto che gli studenti arrivano da 72 Comuni diversi, solo al Pandini di Sant’Angelo da 64 Comuni. Abbiamo già fornito indicazioni all’agenzia per il Trasporto pubblico locale: serve un potenziamento delle corse. Quando avremo un prospetto lo analizzeremo linea per linea. Abbiamo presidi di altissimo livello che si sono detti disponibili ad usare in più istituti la stessa palestra, che per il Covid sarà riservata agli studenti, per lasciarne alcune libere per le attività delle associazioni sportive. Il problema riguarda solo Lodi: ora chiederò al Comune quante ore/anno dobbiamo garantire".