Lodi, boom di iscritti a scuola: aula in biblioteca

Sarà un inizio anno in salita alla elementare Don Gnocchi

IN CLASSE Il dirigente Demetrio Caccamo vicino ai banchi e alle sedie collocate al posto della biblioteca (Cavalleri)

IN CLASSE Il dirigente Demetrio Caccamo vicino ai banchi e alle sedie collocate al posto della biblioteca (Cavalleri)

Lodi, 27 agosto 2018 - Una nuova aula al posto della biblioteca. Alla scuola elementare Don Gnocchi, che ha 11 classi e circa 260 studenti, hanno imparato a fare di necessità virtù. Colpa degli spazi necessari per il regolare svolgimento delle attività didattiche, ben al di sotto delle esigenze effettive. Lo spazio lettura per gli studenti, che si trova al primo piano, quest’anno non ci sarà più. Al suo posto ci sarà un’aula con sedie, banchi, cattedra e lavagna. Una piccola biblioteca, con qualche sgabello, è stata allestita nel corridoio. Niente a che vedere con la vecchia sede. Adesso, dopo numerose interlocuzioni con l’amministrazione comunale nei mesi scorsi, l’istituto invoca un intervento che possa consentire l’avvio delle lezioni dell’anno scolastico ormai alle porte (inizierà il 12 settembre), senza disagi per gli studenti e gli stessi docenti. Da tempo la situazione è insostenibile. A obbligare, nelle ultime settimane, il dirigente scolastico a trovare nuovi spazi è stata l’iscrizione di 24 nuovi alunni che hanno scelto la scuola elementare di viale Madre Francesca Cabrini per iniziare gli studi.

«Due quinte sono uscite e tre prime sono entrate: il conto è semplice», spiega il referente del plesso Patrizia Fontana mentre ci accompagna nel giro dell’istituto. Un boom di iscrizioni che non è stata una sorpresa per il dirigente dell’istituto comprensivo Lodi 5, Demetrio Caccamo, che comprende circa 1.200 studenti. «Siamo in un quartiere in costante espansione – spiega il dirigente Demetrio Caccamo, che è responsabile anche della scuola media Cazzulani e del nido Don Gnocchi a Lodi e di due istituti a Massalengo –. Ci sono tanti bambini e ce ne stiamo accorgendo quotidianamente. Per questo non mi ha colto di sorpresa la grande richiesta di iscrizioni. Quest’anno siamo riusciti a risolvere il problema. Ma il prossimo anno, nel caso non si trovassero altre aule, sarò costretto a limitare i nuovi arrivi». Gli spazi da recuperare nell’istituto costruito con i soldi previsti dal Piano Fanfani alla fine degli anni ‘50, sono già stati individuati. Lo sanno bene in Comune che negli ultimi mesi hanno effettuato diversi sopralluoghi. Si tratta della vecchia infermeria al piano terra e dei bagni al primo piano che da tempo non sono più utilizzati. Per creare un’aula dove c’erano i servizi igienici alla fine basterebbe buttare giù qualche muro, piastrellare e verniciare i muri. Il progetto è già nella mani della Giunta Casanova, ma a oggi il cantiere non è ancora partito. «In questo edificio abbiamo alcuni spazi da recuperare – spiega il dirigente Caccamo –. Siamo fiduciosi che il Comune possa interessarsi in tempi brevi. Diversi sopralluoghi, con tecnici specializzati e idraulico, sono stati fatti. Esiste anche un progetto. Basterebbe solo che il Broletto decida di stanziare dei soldi. È chiaro che investire in questa scuola sia la mossa giusta: il quartiere è in costante espansione e le richieste di iscrizione saranno sempre di più».