Scippata in piazza Vittoria Una 91enne in ospedale

Lodi, grave episodio in pieno centro ad opera di un 22enne seguito dal Sert. La donna, che cammina con il bastone, è finita a terra e si è rotta il femore

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di Carlo d’Elia

Pedinata e scippata in pieno centro. Un’orribile mattinata, venerdì per una donna di 91 anni che è stata derubata e scaraventata a terra in piazza della Vittoria. L’episodio è avvenuto alle 9.30. La vittima, una 91enne, che cammina assistita da un bastone, provando a reagire alla violenta aggressione, si è rotta anche il femore ed è stata ricoverata in ospedale di Lodi (sarebbe in attesa di essere operata). Il tutto a due passi dal Comune. A compiere il grave reato è stato un ragazzo di 22 anni, di origini albanesi, senza fissa dimora. Il giovane, seguito dal Sert di Lodi, ha ammesso di aver prima seguito e poi scippato l’anziana. Un gesto violento, tutto per rubare una borsetta che all’interno del portafogli aveva solo pochi spiccioli. La donna, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, sarebbe caduta rovinosamente sul ciottolato della piazza principale della città solo dopo qualche istante, ormai sfinita dalla fatica di dover provare a evitare la rapina. Tutto sotto gli occhi di numerosi testimoni che in quel momento si trovavano nel centro storico.

La Questura di Lodi ha subito fatto partire le indagini. Fino all’arresto che è avvenuto dopo qualche istante: il giovane è stato trovato in un bar. A confermare la versione della donna anche le telecamere di videosorveglianza. Ieri in Tribunale a Lodi si è tenuto il processo per direttissima con le accuse di rapina impropria aggravata dalle lesioni. Il giovane, in aula ha ammesso di aver agito strappando la borsetta all’anziana, ma ha negato di averla spinta per terra. Dopo aver convalidato l’arresto, il giudice Giulia Secchi ha quindi deciso di disporre la misura cautelare del carcere ritenuta la pericolosità del reato nei confronti di "una persona anziana, fragile e indifesa". Il giudice ha anche detto di essere disponibile a cambiare la misura cautelare nel caso in cui la comunità dove veniva assistito fino a qualche settimana fa lo volesse accogliere nuovamente. Fissato per il 1 febbraio il prosieguo del processo.