Schiaffi e minacce al sindaco Aggressione nata su Facebook

Massalengo, residente con precedenti non ha gradito il riferimento all’auto della figlia da rimuovere

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di Laura Debenedetti

Il sindaco di Massalengo, Severino Serafini, è stato aggredito ieri mattina verso le 8 in pieno centro del paese da un residente, con precedenti penali, che non aveva gradito un suo post su Facebook. Il primo cittadino ha subito sporto denuncia ai carabinieri. Serafini si trovava in via Premoli, tra la banca e l’ufficio postale, quando l’uomo l’ha avvicinato prendendolo a schiaffi e minacciandolo. L’aggressore ha fatto riferimento proprio a quel post, in cui peraltro non veniva fatto pubblicamente alcun nome, relativo ad un’auto abbandonata in situazione di degrado di cui il sindaco, con una telefonata, aveva già chiesto la rimozione alla proprietaria, figlia dell’uomo. Ma il residente si è sentito colto sul vivo e ha reagito aggredendo Serafini, fisicamente e con pesanti minacce.

In passato c’erano già state altre situazioni problematiche senza che però si sfociasse nella violenza. "Esprimo la massima solidarietà a Serafini – ha dichiarato l’assessore regionale (ed ex presidente della Provincia) Pietro Foroni, che da un paio d’anni vive proprio a Massalengo–. Se questa è la reazione al suo richiamo al rispetto delle regole, da parte delle autorità deve essere fatta la massima chiarezza per accertare l’accaduto". Foroni si associa comunque alla posizione della segreteria provinciale della Lega, che parla di "grave atto di aggressione ed intimidazione fisica e verbale", che "sposta ancora una volta l’attenzione sul delicato ruolo degli amministratori pubblici e delle istituzioni in generale, troppo spesso vituperate. Siamo al fianco del sindaco Serafini che, oltre a reagire con totale compostezza e dignità dinnanzi a un tal vile attacco, ha dimostrato ancora una volta di avere la schiena dritta".

"È una pagina davvero buia per il Lodigiano, una terra che simili atteggiamenti non è disposta ad accettarli – è il commento del senatore di Lodi Luigi Augussori –. Presenterò subito un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno Lamorgese su quanto accaduto".