San Martino in Strada, la morte del commerciante Livraghi: un attacco cardiaco

E' stato trovato senza vita sabato mattina in una lanca dell’Adda lungo la sp 26

Gli inquirenti sul luogo della tragedia

Gli inquirenti sul luogo della tragedia

Lodi, 20 agosto 2019 - E' deceduto per un attacco cardiaco che non gli ha lasciato scampo, e non per annegamento, Giovanni Livraghi, 51 anni, noto imprenditore, trovato morto sabato mattina in una lanca dell’Adda lungo la sp 26, al confine tra San Martino e Corte Palasio. «Il laghetto non c’entra niente col decesso – ha spiegato il Procuratore capo Domenico Chiaro, ieri pomeriggio, dopo che era stata eseguita in mattinata l’autopsia –. La vittima ha avuto un attacco cardiaco. Non c’erano segni esterni di violenza. È confermata la morte per cause naturali ed è quindi stata anche autorizzata la cremazione».

Livraghi, che gestiva con la famiglia l’omonima concessionaria auto di viale Milano, venerdì sera, come raccontato dalla moglie, Cristina Misani, e ricostruito dai carabinieri, era uscito a cena con una decina di amici per festeggiare un compleanno. Dopo mezzanotte il gruppo aveva raggiunto la villetta del festeggiato, il cui giardino si affaccia sulla ‘morta’ dell’Adda. La moglie non vedendolo rientrare lo aveva cercato ma dalle 2 il cellulare risultava irragiungibile. Sono stati poi i carabinieri, chiamati al mattino dagli amici, grazie ad una barchetta, a rinvenire il corpo nell’acqua torbida della lanca. Subito era emersa l’ipotesi di una caduta accidentale nel laghetto o di malore; l’autopsia di ieri ha confermato quest’ultima ipotesi. La salma è quindi stata esposta nella camera ardente dell’ospedale Maggiore. I funerali avranno luogo oggi, alle 15.30, nella chiesa di Santa Maria del Sole, cui farà seguito la cremazione a Riolo. La famiglia chiede di non inviare fiori e di devolvere eventuali offerte in opere di bene. L.D.B