San Fiorano: il caso del bimbo costretto a non andare a scuola. "Vada a Fombio"

I genitori si sono trasferiti da Castiglione d’Adda in paese. E la primaria è già satura di alunni: task-force in campo per trovare la soluzione

La preside Cecilia Cugini

La preside Cecilia Cugini

San Fiorano - Si trasferisce da Castiglione a San Fiorano con la famiglia dove però per lui, nella primaria locale, per problemi di capienza della classe, non c’è posto. C’è però, nel paese vicino, Fombio, stesso istituto comprensivo, ma la mamma ha difficoltà ad accompagnarlo e comunque preferirebbe rimanesse in paese. Le istituzioni sono state sollecitate dalla 44enne Emanuela Rotella, che sostiene di aver "ricevuto rassicurazioni sul posto disponibile a San Fiorano a settembre, dalla scuola". La preside Cecilia Cugini però chiarisce: "Le era stato detto che l’alunno sarebbe stato preso perché è in obbligo scolastico. Non le era stato però detto il plesso, come non lo diciamo a chi si iscrive su Codogno, perché dobbiamo sempre prima confrontarci con la famiglia. Siamo stati trasparenti e forse sarà sfuggito il fatto che la seconda di San Fiorano era satura".

"Abbiamo trovato una possibile soluzione per il trasporto del ragazzino verso il plesso di Fombio e se tutto andrà bene, potrebbe tornare a scuola tra pochi giorni – conferma la preside –. Come abbiamo accolto il fratello all’infanzia, abbiamo a cuore anche questo bambino". La mamma però rimarca: "Lo vorrei vicino, ecco perché ho scelto un paese con le scuole. Senza avere l’angoscia di farlo trasportare da altri o di dover uscire di paese per recuperare i compiti. E vorrei si facesse gli amici qui. Sono malata e senz’auto. Inoltre lui ora piange perché ha il terrore dei tanti giorni che dovrà recuperare e il tempo passa". Il protagonista di questa storia ha 7 anni e da poco più di una settimana non può frequentare la scuola. La famiglia, da inizio novembre, si è trasferita a San Fiorano. Ma la seconda elementare quest’anno ha 27 alunni, sopra il limite legale di 26. Il bimbo, ironia della sorte, vive vicino alla scuola.

"Purtroppo – dice il sindaco Mario Ghidelli –, come Comune, oltre a non avere competenza in merito, non abbiamo nemmeno i mezzi per, eventualmente, aiutarlo negli spostamenti a Fombio: 6 mesi, a noleggio, visto che non abbiamo personale, ci costerebbero 7-8mila euro. E se poi lo chiedessero altri? Ho però consigliato di usare la palestra, per aumentare la capienza possibile delle classi. E da settembre magari potranno essere attivate due classi qui". Su questo però Cugini è cauta: "Lo faremo se il provveditorato lo riterrà fattibile". La vicenda è seguita anche dal prefetto Enrico Roccatagliata. "Il nostro ruolo è di mediazione – dice –. Dobbiamo assicurare il servizio scolastico nel più breve tempo possibile".