Codogno, Rsa, "puntiamo al Cavalleri bis"

Forza Italia esce allo scoperto e apre un fronte anche in vista delle prossime elezioni

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di Mario Borra

Le prossime nomine alla casa di riposo potrebbero essere il primo terreno di scontro all’interno della coalizione di centrodestra nel clima pre elettorale che si respirerà in città tra pochi mesi. Alcuni giorni fa, Forza Italia ha fatto quadrato attorno alla figura della presidente Vanna Cavalleri (nella foto), finita nel mirino settimane fa per i rimborsi chilometrici (legittimi a norma di statuto) ottenuti in questi anni per i suoi spostamenti e durante la pandemia per il numero alto di decessi nella struttura assistenziale. Accuse tutte respinte. Ora però si apre la partita del rinnovo dell’intero cda e Forza Italia esce allo scoperto. Cavalleri aveva ribadito che sarebbe "stato difficile rimettermi a disposizione", ma di "essere comunque a disposizione del partito". FI non ha perso tempo ed ha rilanciato la palla. "Forza Italia chiederà il bis di tutto il cda e vedremo se politicamente ci sono i presupposti" si legge in una nota della segreteria cittadina. Segnale rilanciato agli alleati, Lega e liste civiche che, secondo indiscrezioni, però, non accetterebbero più la ricandidatura di Cavalleri, pur non essendo contrari a mantenere nelle mani di Forza Italia l’onere di presentare un candidato per la presidenza. Forza Italia ha inoltre lanciato un messaggio chiaro ai partner della coalizione ("ricordiamo che le varie alleanze nei comuni lodigiani sono determinate dal nostro partito, così come a Codogno"), mentre ha pure definito una sorta di percorso da attuare nel prossimo futuro.

"Siamo sempre più convinti di chiedere all’attuale presidente di mettere a disposizione ancora la sua ottima figura professionale per poter completare il lavoro iniziato quattro anni fa – ribadiscono dal circolo di via Vittorio Emanuele –. Il nostro partito punta alla realizzazione di una piccola cittadella della salute a disposizione dei cittadini. Codogno deve crescere, dobbiamo sempre di più investire sui più deboli e il Covid ci ha insegnato che troppo pochi soldi sono stati investiti sulla sanità. La cittadella della salute potrebbe coinvolgere altri enti". Il braccio di ferro, però, sembra solo all’inizio: gli azzurri non vogliono proprio sentir parlare di mancanza di chanche per un Cavalleri bis.