La rotonda della Faustina, teatro di molti incidenti
Lodi, 29 giugno 2019 - Ora qualcosa si muove davvero. Anas ha dato il via alla riprogettazione della rotonda della Faustina, lo snodo viabilistico più trafficato e pericoloso della città. La prospettiva è quella di un intervento in tempi celeri, partendo dallo studio di fattibilità realizzato dal Broletto nel 2011 che prevedeva la realizzazione di un cavalcavia sull’incrocio tra la tangenziale sud, la viabilità urbana e la strada provinciale per San Colombano al Lambro. Dopo anni di immobilismo su questo tema, Anas ha finalmente deciso di mettersi a lavoro per risolvere i pesanti disagi alla circolazione nel punto.
La novità è stata anticipata ieri dal ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli. «Dopo anni di annunci a cui non sono mai seguiti fatti concreti, sono contento di poter dire ai lodigiani che abbiamo sbloccato la situazione della rotonda Faustina e che finalmente, per la prima volta, ci sono fondi certi per poter far partire questo intervento atteso da anni», dichiara il ministro. Che ha accolto anche le richieste della deputata M5s, la lodigiana Valentina Barzotti, e soprattutto del consigliere comunale Massimo Casiraghi, il quale non ha risparmiato critiche a Luigi Augussori, il senatore lodigiano della Lega, che a dicembre si era interessato della rotonda Faustina.
«Abbiamo lavorato a lungo per trovare risorse certe per la progettazione poiché i 10 milioni del contratto di programma vincolati in legge di bilancio dal senatore leghista Augussori hanno complicato molto le cose - spiega Casiraghi -. I 10 milioni (suddivisi tra 2019 e 2020) erano stati infatti vincolati alla messa in sicurezza degli svincoli delle tangenziali dei capoluoghi di provincia, ma di fatto la rotonda della Faustina non è uno svincolo e quel tratto di via Emilia non è catalogato come tangenziale». Verranno completati entro l’inverno i lavori sulla rotonda Faustina con il rifacimento completo sia della segnaletica, orizzontale e verticale, che dell’asfaltatura, e la revisione del sistema di precedenza, che verrà attribuita ai veicoli in transito nella rotatoria stessa (il cosiddetto «sistema alla francese»). Il tutto con costo stimato di 500mila euro a carico di Anas.