Rifiuti a fuoco nel deposito: mistero sull’origine del rogo

Attività tornate alla normalità. L’azienda: continuiamo a collaborare con gli enti competenti

il rogo

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Fombio (Lodi), 29 luglio 2021 - Incendio di trituratore e rifiuti urbani nel piazzale della ditta Linea ambiente di Fombio, al momento non sarebbero state trovate tracce di dolo ma si continua a indagare per chiarire le cause dell’accaduto. Intanto le attività aziendali sono riprese regolarmente. Come aveva spiegato Arpa Agenzia regionale per l’ambiente, "l’origine dell’incendio sarebbe stata trovata nel trituratore, che non era in funzione e da cui paiono aver avuto origine le fiamme". Restano da capirne le cause. La combustione ha riguardato il macchinario e "un cumulo di rifiuti ingombranti, 30-40 metri cubi, presenti nelle vicinanze, più un cumulo non rilevante di bottiglie in plastica e un limitato quantitativo di rifiuti misti ancora da selezionare" come ha ribadito l’ente.

Il resto del materiale stoccato, cioè rifiuti urbani, come da autorizzazione della Provincia, era stato spostato in tempo, con un ragno meccanico, dai dipendenti dell’azienda. Lavoratori cui poi il gruppo di appartenenza, Linea Group Holding, ha espresso la propria gratitudine. Il sindaco Davide Passerini ieri ha aggiornato: "Tutto è tornato alla normalità. Il Comune, non essendoci necessità particolari, non ha emesso ordinanze in merito. I lavoratori hanno ripreso l’attività e isolato il materiale coinvolto dall’incendio – e ancora - . Al di là del clamore mediatico, il dato significativo è che mia madre abita a 100 metri dall’impianto e la mattina stessa non sentiva alcun odore particolare. Nessun disagio, confermo, per i cittadini, anche perché tutto si è risolto velocemente".

Conferme anche dal gruppo Lgh: "Essendo stata interessata una limitata porzione dell’impianto di selezione e trattamento rifiuti, messa in sicurezza già nella giornata di lunedì, le attività odierne (ieri per chi legge) si sono svolte regolarmente. Le indagini sono in corso, Linea Ambiente continua a collaborare con gli enti competenti per accertare le cause".