Lodi, ricoveri e controlli crollati per il virus

Il Piano delle performance nei quattro presidi ospedalieri tra paura del Pronto soccorso ed esami andati perduti

Pure a Codogno screening in picchiata

Pure a Codogno screening in picchiata

Lodi - L’impatto del Covid sugli ospedali lodigiani è stato devastante. Quasi due anni di attività dedicata pressoché interamente al virus per i quattro presìdi ospedalieri dell’Asst di Lodi. È quanto emerge dal Piano delle performance 2022/2024 dell’Azienda di piazza Ospitale. Una situazione di grande emergenza, che si riflette anche sui numeri. A partire dai ricoveri ordinari a Lodi, Codogno, Casalpusterlengo e Sant’Angelo Lodigiano: nel 2019 erano stati 16.511, scesi a 12.945 nel 2020 con l’inizio dell’emergenza sanitaria e le fortissime restrizioni fino ad arrivare ai 12.496 del 2021. In picchiata gli accessi ai Pronto soccorso di Lodi e Codogno, crollati del 30 per cento tra il 2019 e il 2021. Al Pronto soccorso dell’ospedale Maggiore di Lodi i pazienti gestiti prima della pandemia, nel 2019, erano stati 64.169. Il numero di pazienti però scende decisamente nel 2020 (41.526) e nell’anno appena concluso (45.610).

Al Pronto soccorso di Codogno la situazione è molto simile: dai 26mila accessi del 2019, nel 2021 sono stati circa 18mila quelli registrati. A incidere in questo caso non è solo l’attività ridotta dei presìdi di emergenza/urgenza dell’Asst di Lodi, ma soprattutto la paura dei cittadini di rivolgersi al Pronto soccorso per un controllo. A tutto questo si aggiunge l’incubo degli esami persi a causa del Covid nei quattro ospedali lodigiani: circa 90mila solo nel primo anno di pandemia. Numero comunque ridotto grazie all’Asst di Lodi che ha recuperato, dopo una lunga e complicata attività, buona parte delle visite ambulatoriali. Ma a preoccupare più di tutto è l’attività di screening. Nel documento preparato dall’Asst di Lodi non si specifica quale tipo di screening sia da recuperare. Ma nel calderone, e analizzando solo i dati, emerge una situazione che rischia di diventare preoccupante: se nel 2018 le prestazioni di controllo erano state 36.913, nel 2019 il dato era sceso a 37.188. Poi in picchiata nel 2020 (13.255) e nel 2021 (17.021).

Ancora troppo lenta la ripresa oggi con le attività di screening praticamente dimezzate in tre anni. Nel documento preparato dall’Asst di Lodi è spiegato che per il 2022 l’Azienda punta "al potenziamento dell’integrazione ospedale-territorio che è alla base del rilancio e del ridisegno degli assetti organizzativi" specificando che "in questa direzione sono stati definiti molteplici interventi finalizzati a potenziare le prestazioni erogate sul territorio attraverso l’implementazione del Distretto, delle Case della comunità, degli ospedali di comunità e delle Centrali operative territoriali (Cot), il rafforzamento dell’assistenza domiciliare e lo sviluppo della telemedicina".