Lodi il triste record: prima città in Italia per morti per tumore

Lo studio del Cnr conferma il primato della città e ne individua la causa: tutta colpa dell’inquinamento

La Pianura Padana ripresa dallo spazio

La Pianura Padana ripresa dallo spazio

Lodi, 24 settembre 2022 -  Un nuovo studio, firmato da Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e Università di Bari e Bologna, conferma ancora una volta che Lodi detiene il record italiano di morti per tumore. Ma sottolinea anche senza ombra di dubbio, a differenza di altre ricerche, che questo triste primato è legato all’"elevato livello di inquinamento ambientale" e non, come si era arrivati a sostenere più volte nel corso dei decenni, al fatto che i lodigiani fumino di più o siano penalizzati dal pendolarismo verso Milano.

Lo studio, pubblicato su Science of the total environment per la parte analitica (sulla rivista Nature scientific data sarà disponibile l’intero dataset) riguarda il decennio 2009-2018.

Lodi è seguita da Napoli e poi, in ordine, da altre città lombarde: Bergamo, Pavia, Sondrio, Cremona; Brescia è al 9° posto.

La qualità dell’aria è risultata al primo posto per associazione con il tasso medio di mortalità per cancro. Seguono la presenza di siti da bonificare, le aree urbane, la densità dei veicoli a motore e i pesticidi.

Il Lodigiano, territorio depresso e ricco di acque, una volta popolato dalle paludi, poi bonificato dai monaci, è sempre stato caratterizzato da scarsa ventilazione, con presenza, almeno fino a qualche anno fa, di fitte nebbie.

Un ristagno d’aria peggiorato dalla presenza di ben due centrali termoelettriche (è in corso il potenziamento), dal passaggio dell’autostrada e di trafficate arterie, come la Paullese, da un’agricoltura intensiva. E Lodi, dove il traffico è persino peggiorato con gli ultimi interventi viabilistici, è sempre tra le prime città a superare i limiti delle polveri sottili. Solo che iniziative come le domeniche ecologiche sono ritenute da tempo superflue.

Per indagare l’impatto dell’inquinamento ambientale sui tumori, il team di ricercatori ha analizzato attraverso metodi di intelligenza artificiale, su scala regionale e provinciale, le associazioni tra mortalità per cancro, fattori socio-economici e fonti di inquinamento ambientale, come industrie, pesticidi, inceneritori, traffico automobilistico. Ne è emerso che le regioni italiane con un tasso di mortalità per cancro relativamente alto sono caratterizzate da un grado di inquinamento elevato, nonostante registrino una frequenza bassa di fattori di norma associati al rischio di cancro, come sovrappeso e fumo, basso reddito, alto consumo di carne e basso consumo di frutta e verdura.